Garanzia Giovani, è ancora polemica tra Rubinaccio e Russo

In ballo la paternità politica del progetto per i tirocini formativi al Comune di Quindici

Quindici.  

E’ ancora polemica tra Giuseppe Rubinaccio e Sebastiano Russo. L’esponente del Mir, chiamato in causa dalle dichiarazioni dell'ex presidente del consiglio comunale di Quindici in merito alla vicenda di Garanzia Giovani, replica così alle critiche. «Russo è stato uno dei Barabba dell'amministrazione Santaniello, la mattina dichiarava di portare fino alla fine il proprio mandato, e la sera, periodo propizio per chi deve tramare, firmava l'atto di sfiducia, affondando la nave come Schettino. Mi corre l’obbligo di chiarire l'intero percorso necessario all'approvazione del progetto “Garanzia Giovani”, che darà la possibilità a 12 giovani quindicesi di lavorare per il proprio Comune. Un impegno spassionato il mio, senza nessun tornaconto, cosa difficile da comprendere per il Russo. Mi sono adoperato per organizzare un incontro tecnico con lo staff dell'assessore Severino Nappi, in particolare con la dottoressa Carmen Avitabile e lo stesso assessore. Anche perché ho sempre ritenuto che la politica sia impegno quotidiano, passione civile, bene comune, sentimento per la propria terra, quello che sono fiero di portare nella mia azione quotidiana».

E inizia poi l'affondo verso Russo: «Non sono e non sarò mai inconcludente come l'ex presidente del consiglio, ritenendomi capace di dare risposte ai bisogni dei cittadini. Devo innanzitutto precisare che il progetto era inizialmente di 12 persone, mentre l'approvazione riguarda solo 6 figure: a tal proposito è già partito il mio impegno per integrare le rimanenti sei figure: ho già avuto contatti con lo staff dell'assessore Nappi che ha già dato ampie rassicurazioni sulla possibilità di un'integrazione. Il nostro impegno non è finito, anzi, continua perché con la mia coscienza rispondo solo ai cittadini. Preciso inoltre le modalità che hanno permesso la presentazione del progetto: l'avvocato Dalia, contattato dal sindaco tramite l'avvocato Sperandeo, ha redatto il progetto tramite la posta elettronica del Comune di Quindici nel mese di dicembre 2014 (ecco il perché della terza approvazione). Questo solo per chiarimenti su un impegno come altri e molteplici che hanno riguardato l'intero percorso amministrativo: non si dimentichi l'assessore Cosenza a Quindici per la problematica legata ai buoni frana ed il reperimento dei fondi dimenticati; non si dimentichi l'interessamento della Comunità Montana per l'intero territorio di Quindici ed in particolare per le due frazioni Beato e Bosagro, per le quali Russo non ha mai fatto niente».

 

Rocco Fatibene