Montoro, Sel: "Noi fuori dalla giunta perchè scomodi?"

Acque ancora agitate nella maggioranza del sindaco Mario Bianchino

Montoro.  

"Ad oggi ancora non ci è stato spiegato in base a quale logica c’è stata l’esclusione dalla giunta di una delle tre liste che hanno composto la coalizione che ha vinto le elezioni del 2014; perché delle due l’una: o ci devono dire chiaramente che i 450 voti di Montoro Bene Comune non sono abbastanza per avere una rappresentanza ma a questo punto non comprendiamo perchè in giunta siedono assessori con trecento, o poco più, voti. Oppure che la coalizione ha preso fin dall’avvio un altro indirizzo nel quale la presenza di Sel e Mbc non era 'opportuna'". Così in una nota il circolo Sel "Solofra-Montoro". Sinistra ecologia e Libertà risponde così al sindaco Bianchino che aveva giudicato incomprensibile la decisione del partito.  "Siamo noi, continua la nota, che troviamo poco comprensibile e politicamente inaccettabile partecipare ad una competizione elettorale in uno schieramento, almeno nelle intenzioni, di centro-sinistra e ritrovarci ad osservare dall’esterno una giunta con assessori di più o meno organici al NCD e un presidente del Consiglio comunale candidato alle regionali addirittura nelle fila dei post-fascisti di AN-Fratelli d’Italia, vicenda quest’ultima che ha provocato molti malumori all’interno della maggioranza , ma che solo noi abbiamo avuto la franchezza di esternare. Quanto ai rapporti con il consigliere Oscar Giannattasio, il Sindaco è ovviamente libero di esprimere le sue opinioni , ma qui ribadiamo fermamente che il consigliere allo stato è mandatario solo di sé stesso in quanto Montoro Bene Comune e Sinistra Ecologia Libertà hanno preso atto, dopo mesi di inutile ricerca di un minimo di interlocuzione, che non sussiste nessun legame politico e di rappresentanza , ma prima ancora di condivisione , con i compagni grazie ai quali siede in Consiglio comunale; anzi con la sua concreta condotta ha ostacolato la nostra azione politica e propositiva , per cui l’unica cosa dignitosa che gli resta da fare è dimettersi"

G.A.