Alan Lomax è stato uno dei più grandi etnomusicologi a livello internazionale. Il suo lavoro continua ad affascinare ed appassionare anche le giovani generazioni di studenti. I suoi viaggi lo hanno portato in tutto il mondo, motivato da un unico interesse: raccogliere i materiali sonori di ogni cultura. "Cantometrics" si chiama il suo sistema di classificazione dei canti popolari. Tra il 1953 e il 1955, Lomax giunse in Italia e nel 1954 anche in Irpinia,dove fu impegnato in un'opera di registrazioni sul campo con gli abitanti degli antichi borghi di Montecalvo, Mercogliano, Sant’Andrea di Conza e Montemarano. Qui è ancora viva la traccia del suo passaggio.
E proprio a Montemarano, nell’ambito della rassegna enologica “Festa del Vino. Montemarano salotto dei vini buoni che si terrà domani, venerdì 16 e sabato 17 ottobre, sarà possibile visitare, la mostra “Alan Lomax a Montemarano – Gennaio 1955”, a cura dell’associazione culturale “Hirpus Doctus”. A sessant’anni dal suo passaggio irpino ma anche a cento anni dalla sua nascita «questa mostra vuole essere un tributo ad uno studioso che ha contribuito a far conoscere l’immenso patrimonio storico –culturale del nostro territorio» sottolinea Luigi D’Agnese presidente di “Hirpus Doctus” e direttore del Museo Etnomusicale Comunale "Celestino Coscia e Antonio Bocchino". Una realtà importante e attiva nel panorama della ricerca etnomusicologica in Italia.
L'articolo è disponibile sull'App di Ottopagine (scaricabile da Aplle store e Google Plus)
Marina Brancato