"A Grottaminarda per festeggiare e onorare la memoria del 25 Aprile, si è parlato di confinati dal fascismo in Irpinia (in quegli anni definita terra “dimenticatissima”), internati, Imi, ruolo (fondamentale) delle donne nella resistenza, con un focus (fatto da me) sul partigiano piemontese Eusebio Giambone, confinato dal 1941 al 1943 a Castel Baronia, che gli ha dedicato una strada". E' il resoconto puntuale di Floriana Mastandrea.
"Fu fucilato il 5 aprile 1944 dai fascisti al Poligono di tiro del Martinetto (Torino), dopo un processo-farsa davanti al Tribunale speciale, in cui difese coraggiosamente ed orgogliosamente i suoi ideali: non aveva ancora compiuto 41 anni.
Scrisse due significative lettere, una alla moglie Louise (Luisetta), una alla figlia adolescente Gisella, che sono state pubblicate nelle “Lettere dei condannati a morte della Resistenza”.
Grazie all’amministrazione comunale di Grottaminarda per aver organizzato la manifestazione: piu’ comuni avrebbero dovuto farlo, a partire dai piu’ grandi!"
Interessanti gli interventi, coordinati dalla presidente del consiglio, Virginia Pascucci, di Marcantonio Spera sindaco, Marilisa Grillo delegata alla cultura, Nadia Savino Fidapa, Raffaele Masiello associazione ex combattenti), Franco Vittoria docente universitàFederico II.
"Un grazie particolare a Nicola Cataruozzolo e a tutti i partecipanti “resistenti”. Ora che i valori di giustizia, libertà, pace, conquistati al costo della vita, vengono costantemente messi in discussione, bisogna tornare a fare eesistenza, proteggerli e difenderli, affinché le vite di tanti partigiani e vittime innocenti, non siano state spese invano. Viva la liberazione, viva l’Italia libera dal nazifascismo e da ogni forma di oppressione!"