"Con un’interrogazione presentata in aula nel consiglio comunale del 27.03.2025 e non ancora riscontrata i consiglieri di opposizione, in ordine al progetto di riammagliamento di rione Cardito, hanno chiesto di conoscere:
A) Perché sia stato totalmente stravolto, portandolo da 12 a 43 milioni, e così mettendone a rischio la concreta fattibilità e allungando a dismisura i tempi di esecuzione, il progetto redatto nel 2015 in virtù delle linee dettate dal consiglio comunale con delibera n. 21 del 21.05.2015.
B) Perché tali sostanziali variazioni, pur derogando agli indirizzi forniti con quella delibera consiliare, non siano mai state portate a conoscenza del consiglio comunale.
C) Se siano state attivate le necessarie comunicazioni all'Anac (autorità nazionale anticorruzione) e al ministero competente, in conformità con quanto previsto dal codice degli appalti in tema di varianti ai contratti in corso di esecuzione (nel nostro caso con riferimento al contratto di progettazione, finanziato sulla scorta di un progetto di 12 milioni e non 43).
D) Se siano state accantonate le necessarie risorse finanziarie per far fronte ai maggiori costi progettuali, inclusi eventuali espropri e spese tecniche aggiuntive, tenuto conto che gli espropriandi possono richiedere la cessione bonaria dei beni da espropriare in qualsiasi fase dell’espropriazione, per cui occorre prevedere la copertura finanziaria già nella fase di approvazione dell’opera con la quale verrà apposto il vincolo preordinato all’esproprio.
Hanno inoltre richiesto la trasmissione dell’interrogazione ad Anac, ministero dell’interno e prefettura al fine di verificare la correttezza procedurale dell’iter prescelto.