Stazione sciistica, gli albergatori sperano nei fondi

Bagnoli. Per il rilancio del Laceno e dell'economia

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Bagnoli Irpino.  

In attesa di “buone nuove” sul progetto di costruzione della stazione sciistica sull’altopiano del Laceno, tutti gli operatori commerciali presenti nella zona. Alla finestra albergatori, imprese di servizi, ristoratori, attività commerciali e costruendi uffici turistici, che hanno investito da tempo in misura collaterale su quello che si spera possa diventare il polo turistico invernale regionale. Fra gli stakeholders più accreditati, il presidente di Federalberghi di Avellino e componente del CdA del Consorzio turistico Bagnoli Laceno Gerardo Stabile: “Stiamo cercando di evitare confusione e capire se si riuscirà ad ottenere il contributo per realizzare il progetto” ha confermato. La bocciatura del progetto da parte degli uffici regionali ha gettato nel panico centinaia di aziende, ma dopo diversi tavoli di confronto fra amministratori e portatori di interesse, ora si attende alla finestra una risoluzione del caso.

 

“Non c’è in gioco solo la costruzione di una stazione sciistica, ma anche un processo di destagionalizzazione del turista; un discorso portato avanti da diverse attività, interessate anche agli sport invernali e a tutto ciò che ruota intorno alla montagna, secondo una logica di innovazione continua” spiega. Dopo il fermo regionale, intanto, che ha rigettato l’istanza di investimento di circa 15 milioni di euro, si concede ancora fiducia agli addetti ai lavori. “Siamo fiduciosi che le cose vadano nel verso giusto: c’è necessità di far ripartire leconomia e di rimettere in corsa un’area di grandi potenzialità. Come imprenditoria siamo pronti a dare una mano per superare l’empasse istituzionale e imprenditoriale”.

 

Gli investitori presenti sull’altopiano, come su tutto il circondario di Bagnoli, crefono fermamente in un rilancio a breve termine. “C’è chi ha già investito tanto, chi lo ha fatto da tempo e chi non può trasferire progetti altrove. Si tratta di dover spostare la macchina turistica ad altro sito, e al momento, non risulta conveniente. Fare turismo qui è una sfida non di poco conto, ma sono già in tanti a crederci”.

 

Il consorzio turistico Bagnoli Laceno si compone infatti di circa 70 aziende, un bacino di indotto che copre tutti i segmenti delle attività produttive e che è orientato ad espandersi su tutta la provincia. “Per una questione di corrette nei confronti di chi lavora e ci ha già lavorato tanto per questo progetto, auspichiamo inuna risoluzione positiva, e che possa essere raggiunta in fretta”.

Elisa Forte