Capitale della cultura 2027: l'orgoglio di Sant'Andrea di Conza

Il sindaco Gerardo Pompeo D’Angola: crediamo che ci sia un futuro per l'alta Irpinia

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Annunciata dal ministro Giuli la città vincitrice, Pordenone. Possibili ricadute per tutte le finaliste

Sant'Andrea di Conza.  

"Di questa esperienza straordinaria, che ci ha portati a confrontarci con alcune delle città italiane più importanti dal punto di vista culturale e turistico, ci resta l’orgoglio di appartenere a una terra bellissima e la determinazione nel continuare a credere in un futuro qui e non altrove. Questa è la nostra vittoria".

Così il sindaco di Sant’Andrea di Conza, Gerardo Pompeo D’Angola, commenta la proclamazione della Capitale italiana della Cultura 2027.

Il titolo questa mattina è stato assegnato dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, su proposta della commissione, alla città di Pordenone.

“Colgo l’occasione per fare i complimenti a tutte le città finaliste assieme a Sant’Andrea di Conza e per augurare buon lavoro al collega sindaco di Pordenone - continua D’Angola -. Plaudo, inoltre, alla proposta del presidente di commissione Davide Desario affinché il Ministero trovi il modo di aiutare, incoraggiare e sostenere tutte le finaliste per lo sforzo e la validità dei progetti presentati. Noi siamo già pronti, anche per cogliere le opportunità dell’iniziativa Cantiere Città, realizzata con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali”.

Ringrazio ancora una volta i sindaci della Città dell’Alta Irpinia per aver creduto assieme a me in questo sogno.

Il fatto che la commissione abbia voluto rimarcare la capacità di riunire campanili e mostrare senso di coesione, al di là delle appartenenze ideologiche e politiche - conclude il sindaco di Sant’Andrea di Conza - è il segno che il nostro progetto, rappresentativo di tutti e 25 i Comuni dell’Alta Irpinia, fosse valido, lungimirante e innovativo”.