"Grazie per questa opportunità di confronto (forse è una delle prime occasioni in cui un prefetto, che rappresenta il governo nelle province si cala nei territori, si avvicina alla gente). E questa occasione può essere fondamentale per discutere le sfide e le prospettive di sviluppo della nostra provincia, in particolare nella nostra area al confine tra Sannio e Puglia, che include il piccolo borgo di Casalbore, che ho l’onore di rappresentare.
Anche Casalbore, con i suoi 1.526 abitanti, affronta quotidianamente il problema dello spopolamento e dell’invecchiamento demografico, fenomeni che, ormai, incidono profondamente sull’economia e sulla vita sociale del nostro territorio". A parlare è il sindaco della Valle del Miscano Emilio Salvatore.
Il primo cittadino riassume una serie di problematiche che interessano da vicino il suo territorio al confine tra l'Irpinia e il Sannio.
"Tra le criticità più rilevanti, mi preme segnalare la carenza di servizi essenziali: a Casalbore, ad esempio, non abbiamo un presidio sanitario locale di primo soccorso. I cittadini devono rivolgersi, in situazioni di emergenza, a quello di continuità assistenziale di Montecalvo Irpino, distante quasi 13 km e con una strada di collegamento interrotta da un passaggio a livello della tratta Napoli-Foggia che può causare ritardi critici nei soccorsi.
Un’altra questione cruciale riguarda l’istruzione: la recente soppressione della presidenza dell’Istituto comprensivo di Casalbore, dovuta alla normativa che impone un minimo di 400 alunni nei comuni montani, rischia di compromettere la continuità educativa e di spingere ulteriormente le giovani famiglie a trasferirsi altrove.
Anche sul fronte della sicurezza, sebbene il tasso di criminalità rimanga basso, c’è la necessità di rafforzare strumenti come la videosorveglianza per garantire maggiore tranquillità ai cittadini.
Queste carenze evidenziano una contraddizione nelle politiche a tutela delle aree interne: mentre da un lato si proclamano iniziative di sostegno, dall’altro vengono adottati provvedimenti, diametralmente opposti, che accelerano il declino demografico e sociale. La perdita di scuole e presidi sanitari, che rappresentano dei veri e propri baluardi, sono fattori di spinta che indeboliscono la nostra capacità di trattenere giovani e famiglie. E’ così complicato comprenderlo?
Ma, nonostante queste difficoltà, Casalbore non demorde. La nostra comunità è viva e attiva, sostenuta da numerose associazioni - come la pro loco e il centro sociale per anziani - che promuovono iniziative culturali e sociali di grande valore.
Abbiamo molte peculiarità da valorizzare: le bellezze naturali e architettoniche, i percorsi naturalistici, le strade storiche come la Via Francigena, la Via Appia, l’antico Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, insieme alle nostre eccellenze enogastronomiche. Queste risorse rappresentano il patrimonio su cui possiamo e dobbiamo puntare per costruire un futuro sostenibile e orgoglioso.
Per questo - conclude Emilio Salvatore rivolgo un appello alle Istituzioni affinché adottino politiche mirate per il rilancio delle aree interne, investendo concretamente in infrastrutture, servizi essenziali e opportunità lavorative, affinché la nostra comunità possa contrastare il declino e guardare con fiducia al futuro".