Un centro sociale innovativo e di ultima generazione, quello che sorgerà nel piano di zona ad Ariano Irpino, Una struttura in ferro reticolare, tridimensionale rivestita da un cubo in cristallo.
Lo stile è da città europea, a vantaggio del popoloso quartiere e della città. Un'opera che nobiliterà ancora di più le funzioni sociali del rione. Sala comunale e di intrattenimento, servizi. Uno spazio aggregativo al servizio di tutti.
Il tutto a pochi metri dall'area residenziale dei 63 alloggi di via Viggiano, ex case gialle, oggetto di riqualificazione urbana da parte del comune.
Una delle aree trascurate nel corso degli anni con strutture che rischiavano di cadere a pezzi senza un minimo di manutenzione.
La soddisfazione del sindaco Enrico Franza e dell'amministrazione comunale con gli assessori Toni La Braca, Grazia Vallone e Pasqualino Molinario rispettivamente per la parte patrimoniale, pnrr ed edilizia residenziale pubblica. Un grande lavoro di squadra con i vari uffici a partire dall'area tecnica guidata da Angelo Morella.
Un intervento di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico, lo ricordiamo, per un importo pari ad euro 5.749.000,00: isolamento termico delle strutture, pannelli fotovoltaici, sostituzione di tutte le caldaie e di tutti gli infissi, aree verdi, nuovi luoghi di aggregazione e parcheggi con superfici drenanti e molto altro, il tutto, finalizzato alla creazione di un ambiente moderno e funzionale. E il nuovo centro sociale è senza dubbio un'ulteriore chicca del piano di zona.
Ma entriamo nei dettagli:
Sulla nuova piazza prospetta l’architettura “a padiglione” di un manufatto realizzato ex novo, che offre ampi spazi coperti (circa 300 mq) e due volumi polifunzionali climatizzati e dotati di servizi, disponibile per ogni iniziativa a scopo sociale, principalmente a scala di quartiere, ma chiaramente aperti anche al resto della comunità cittadina. Evidente il potenziale della medesima in tema di aggregazione e socializzazione per i residenti.
Gli orti di comunità detti “orti urbani” sono ubicati sul lato a monte della stecca edilizia, in realtà ricalcando la vocazione spontanea dei luoghi, essendo già allo stato attuale parzialmente utilizzati in maniera autonoma dagli abitanti il quartiere. Evidentemente la riorganizzazione e la assegnazione in dotazione agli interessati, consentirà di ottenere un riordino complessivo dell’immagine e di maggiore decoro urbano. Infine, una piccola area adibita a stazione ecologica per la raccolta dei rifiuti è ubicata in prossimità dell’accesso al lotto ed è perimetrata con una recinzione frangivista.
Il verde
La piantumazione di nuove essenze vegetative arboree e arbustive è un presupposto sostanziale dell’idea progettuale ed ha lo scopo di raggiungere diversi obiettivi. Tra questi, la realizzazione di filari alberati che consentano una mitigazione visiva degli edifici nell’ambito del contesto urbano, ma anche una funzione frangivento nel periodo invernale e frangisole nel periodo estivo. Le alberature previste sono anche finalizzate a creare zone d’ombra in prossimità delle aree ludiche e aggregative.
L’insula edilizia presenta al perimetro un muro di contenimento in c.a. a faccia vista privo di rivestimento di finitura o di una mitigazione ambientale realizzata con il verde. La percezione visiva del lotto è fortemente segnata dalle opere civili in c.a. lasciate a vista con una conseguente scarsa qualità architettonica d’insieme, pertanto il progetto prevede la realizzazione di una parete verde continua lungo il perimetro del lotto, in particolare su via Viggiano dove è certamente più evidente l’impatto visivo dei muri. Il rinverdimento sarà realizzato utilizzando essenze rampicanti verticali a cascata piantumate nella
retrostante scarpata, si utilizzeranno essenze autoctone, con fogliame perenne e a bassa
manutenzione. Sono previste poche e puntuali opere di ingegneria naturalistica consistenti principalmente in viminate vive per la realizzazione di terrazzamenti e sistemazione delle scarpate. Tale scelta consente la modellazione e la sistemazione dei pendii senza ricorrere ad opere in c.a., privilegiando un approccio ecocompatibile. Infine, la riconversione di alcune zone delle aree verdi in orti di comunità permette di affidare agli abitanti la cura delle aree e di incentivare lo spirito sociale aggregativo di comunità residente. Gli orti urbani rappresentano uno strumento concreto per combattere il degrado e l’abbandono che caratterizzano spesso le aree urbanizzate; inoltre, favoriscono la riscoperta del valore della terra, della collaborazione tra i cittadini e, sempre più spesso, coinvolge le nuove generazioni, sensibilizzandole verso idee di città green e sostenibili.