"Il Patto Civico per Ariano ha da sempre ritenuto il fenomeno dei cinghiali un problema serio e prioritario tanto da sollevarlo fin da luglio 2021, con approvazione all’unanimità della delibera n°4 del 13/01/2022. Solo grazie a quella “nostra” delibera fu possibile attivare le procedure previste, e così avviare una importante interlocuzione con la Regione, il Criuv, l’Atc e Asl.
L’interlocuzione, tenuta quasi esclusivamente dal nostro consigliere Daniele Tiso, si articolò attraverso numerosi incontri (sempre da noi richiesti) con i competenti organi regionali: quello del 17/04/2023 , che portò all’installazione di un chiusino in c.da Loreto, (Drd n°71/2023), quello del 12/03/2024, che portò sia all’installazione di un secondo chiusino in c/da Matteotti che all’avvio della caccia di selezione nelle zone di ripopolamento e cattura, con la nomina di 13 Coaudiutori (Drd n°19/2024). Tali attività al 19/09/2024 hanno dato importanti risultati con circa trecento abbattimenti".
E' quanto scrive in una nota l'esponente del Patto Civico per Ariano, nonchè ex candidato a sindaco, consigliere in forza nella minoranza Marcello Luparella.
Il caso del cinghiale in Villa Comunale, invece, è stato seguito direttamente dall’amministrazione, con esclusione di chi (il consigliere Daniele Tiso) fino a quel momento si era occupato del problema, e che invece all’incontro del tavolo tecnico del 9.01.2025, in cui fu deciso di piazzare platealmente una gabbia a pian terreno del parco pubblico, riuscì a partecipare sono “infilandosi”, non invitato, prendendo le distanze da quella strana iniziativa e segnalando l’inopportunità della chiusura del Parco, e suggerendo la possibilità di installare la gabbia in un’area adiacente il campo sportivo Renzulli, oppure di installare una recinzione metallica per ostruire il passaggio al cinghiale per l’accesso in villa.
Oggi, a distanza di due mesi, la chiusura della Villa (peraltro solo fittizia, perché al piano inferiore si passeggia regolarmente, nonostante il cancello chiuso) si è rivelata operazione fallimentare e anche un po’ grottesca, e intere famiglie di cinghiali stazionano tranquillamente nelle aree adiacenti e in molte altre zone, sia di periferia che del centro storico.
Si tratta di un problema non più trascurabile, che richiede nuove forti iniziative e l’immediata convocazione di un tavolo tecnico, si spera questa volta senza escludere nessuno. Noi siamo pronti a collaborare, come sempre abbiamo fatto quando ce ne è stata data la possibilità.