Ariano, mercato trasferito nel piano di zona: decisione tecnica e temporanea

Appello dei cittadini al cessate il fuoco: "Qui si rischia di perderlo per sempre, basta polemiche"

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Da mercoledì prossimo le bancarelle verranno dislocate nel piano di zona

Ariano Irpino.  

Il trasferimento del mercato settimanale del mercoledì dal centro storico a Cardito, nel piano di zona ad Ariano Irpino, è una decisione squisitamente tecnica, temporanea e soprattutto indispensabile per la prosecuzione senza ostacoli dei lavori lungo le strade e piazze della città. Interventi di riqualificazione che proseguono senza sosta e in maniera scrupolosa da parte degli operai. Decisione che non spetterebbe al consiglio comunale. E lo si spiega dal fatto che la questione, è stata presa in carico direttamente dalla polizia municipale.

Da mercoledì prossimo le bancarelle verranno dislocate nel piano di zona dove la decisione è stata accolta con soddisfazione dai residenti purchè venga garantita la normale viabilità nel quartiere. Non vi sarebbe altra soluzione compatibile. Sono in atto gli ultimi passaggi relativi alla dislocazione de vari punti vendita degli ambulanti, percorsi, parcheggi, accessi residenti e studenti. In campo polizia municipale, operai dell'ente e gruppo comunale protezione civile. Tutto dovrà essere curato nei minimi dettagli, al fine di mettere in atto piano temporaneo e scongiurare la sospensione totale del mercato. Questo sarebbe stato si un fallimento totale. La parola ora spetta al sindaco Enrico Franza che nelle prossime ore dovrà pronunciarsi definitivamente in merito.

Da più parti viene rivolto un appello alla politica al "cessate il fuoco". Forza Italia e Azione sono intervenuti nelle ultime ore, manifestando ferma contrarietà attraverso comunicati stampa, parlando di condanna alla desertificazione del centro storico e colpo di grazia al commercio in centro.

Per l'opposizione in consiglio comunale che ha scelto invece sulle varie questioni della città ultimamente il canale facebook con i suoi esponenti Antonio Della Croce, Marcello Luparella, Daniele Tiso, Emerico Maria Mazza e Marco La Carità, vi sarebbe una violazione del principio di trasparenza in assenza di interlocuzioni con i diretti interessati, forze politiche e organizzazioni di categoria.

Quali sono i primi commenti sui social e in piazza? "Il mercato vero lo sta facendo la politica. E' una speculazione e un'immagine ridicola quella che stiamo vedendo negli ultimi giorni soprattutto da parte della minoranza consiliare che fa scena muta in consiglio e aizza la popolazione sui social". Poche ore di sacrifici per consentire lo svolgimento dei lavori in centro metteranno in crisi il commercio, che ridicola questa cosa, ma lo sanno chi scrive questo che al mercato vanno persone anziane che di certo in quel mercoledì non si affacciano per niente nel centro storico, chi li ha mai visti, se non ad una fermata di un bus. E' vergognosa la speculazione politica che stiamo assistendo. E ci meraviglia la presenza di persone navigate nell'opposizione diventate così infantili". "Il commercio in centro non esiste più da tempo e chi va al mercato non compra nei negozi del centro. Di solito chi si reca al mercato spende poco, non si prende neanche il caffè, cerca scarpe e abiti a 20 euro massimo, certo non va a spendere nei negozi". E poi ancora Sofia Arena: Sofia Arena: "Credo come cittadina che le forze politiche nella questione mercato "e dintorni" non dovrebbero metterci naso. La politica è una cosa, il mercato spostato per necessità e un’altra. Qua sinistra, destra o centro non deve avere accesso. Il bene della città è di primaria importanza". Domenico Iannarone: "Stanno facendo tutto questo casino per cosa? Non è per sempre è solo per un piccolo periodo poi tornerà tutto com'era". Serena Scaperrotta: "Tante polemiche per un periodo breve, ma finitela!" Piera de Gruttola: “Io voglio scendere a Cardito per il mercato, gentilmente mi fate trovare dove posso parcheggiare?" Eleonora Scrima: “Non ci vuole poi a molto a capire che il problema in sé non è Cardito, i mercati si fanno nel centro del paese e basta. Non sono d'accordo assolutamente e non lo sarei stata nemmeno se lo avessero locato ai Martiri, a Camporeale, alla stazione, alla Manna, a corso vittorio Emanuele e potrei continuare fino all'infinito. Per me Ariano è tutto lo stesso paese anche nelle più piccole contrade. Il centro storico è in difficoltà e questo è evidente a tutti. Le serrande calate sono sempre di più. Se la situazione è temporanea e per agevolare i lavori è giusto così ma se dovesse essere definitiva è l'ennesima batosta al centro, batosta che non merita”. Raffaele Caraglia: “Il mercato sposatelo in località Casone negli stend della fiera, per  gli addetti alla vendita oltre essere al coperto spazio a volontà e spazio a volontà anche come parcheggio”. Ylenia Micheletti: “Ma i lavori come devono farli?” Michele Ascione: “Adesso vogliono spostarlo. quando era veramente necessario farlo e stato detto che non si poteva spostarlo. mi riferisco quando c'erano i lavori del ponte sulla variante che era veramente necessaria”. Piera de Gruttola: “I favorevoli sono tutti coloro che abitando a Cardito, si trovano il mercato sotto casa, senza stressarsi per trovare il parcheggio... per la serie" i sazi non credono i digiuni"... Nicolangelo La Luna “Se è vero che sarà per un breve periodo, sono pienamente d'accordo, per far sì che riparino le strade del centro storico, ma se vogliono spostare definitivamente il mercato, finirà per morire definitivamente”. Antonio Mobilia: "Purtroppo a noi arianesi non và bene mai niente qualunque scelta venga fatta e per qualsiasi problema, bisogna anche dire che le problematiche non vanno affrontate seriamente per risolvere ma solo per dispetto, il problema mercato bastava spostare i 4/5 venditori al boschetto e si liberava la nazionale, fare qualche variazione sul piano della viabilità, tipo che senso ha avere 50 metri davanti le poste a senso unico fare il doppio senso di marcia snellisce il traffico, togliere il recinto in piazza e creare parcheggi temporanei, ecc.ecc. non ci vuole la scienza ma solo buon senso verso il cittadino". Cinzia Lo Spagnuolo: "Capisco che si devono fare i lavori ed è temporaneo,ma hanno scelto il posto peggiore. Cardito ha già il problema traffico di suo. C andranno le persone di Cardito che si recheranno a piedi nessuno più". Santina Ciasullo: "Hanno fatto morire il centro storico ci vuole il nord ma purtroppo stiamo al sud". Fili Campanello: "Però non è specificato fino a quando. Sarebbe bello essere trasparenti con i cittadini.. Non hanno voluto sentire ragioni.. Questa non è democrazia". Luca Pannese: "Ma come si fa a fare un dibattito sul trasferimento del mercato fatto per motivi di ordine e soprattutto pubblica sicurezza dato i lavori imminenti che senza il trasferimento del mercato paralizzerebbeto tutto il centro? Pensateci bene il dibattito andrebbe fatto su altro, ma la questione mercato e troppo succulenta al fine di creare scontento e divisioni". Michela Monaco: "Io lo farei fare su Via XXV Aprile, salendo da piazza fino al Calvario e lì farei coprire il piano a raso del parcheggio e lo destinerei ad un degno mercato coperto per la vendita di prodotti ittici, ortofrutticoli e caseari, alla maniera di Modena. Forse chiedo troppo?" Carlo Grasso: "Se la zona o strada é interessata da ristrutturazioni / lavori che c'é da pensare! Niente, si sposta e ci si attiene a quanto deciso. Parlate dei finanziamenti che perdiamo, di come vengono spese le casse del comune, la provincia che abbondona le sue competenze in zona". Maria Mainiero: "Secondo me è una polemica inutile, la politica dovrebbe restarne fuori,  è una cosa temporanea non per sempre e comunque anche Cardito fa parte di Ariano, da come parlano molti sembra che noi siamo un paese a parte!" Una saggia donna anziana: "Stanno facenno finì lu munno quatto pulitici arianesi, nun sanno ca se si ferma lu mircato lu pirdimo pi sempe".