"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario per non dimenticare". E’ lo slogan che ha accompagnato la giornata della memoria ad Ariano Irpino, con l’autorevole presenza del magistrato Matteo Claudio Zarrella autore di un interessante volume dal titolo: Albino, una storia rigata di filo spinato.
"Un libro - ha spiegato la giornalista Angelita Ciccone, protagonista di una impeccabile intervista all'autore, nell'auditorium della scuola Mancini - che pur trattando di una tematica dolorosa e complessa è carico di umanità e speranza. Il titolo stesso ci evoca, il filo spinato, simbolo di prigionia e sofferenza, ma anche di resistenza".
Un messaggio dunque di grande attualità. Questo il monito di Zarrella rivolto alle nuove generazioni: "Questo mondo è troppo frettoloso e per certi versi superficiale. La storia non si ripete in un modo sempre uguale. Si adatta pure ai tempi. Una poesia troppo pessimista di Quasimodo, dice: "Sei sempre tu uomo, non dice sei stato e non lo sei più. Sei sempre tu, uomo della fionda e della pietra. L'uomo della guerra fratricida, delle ali maligne. E' la preoccupazione di quello che può sempre avvenire e purtroppo avviene. Basta che ci giriamo intorno e vediamo che il mondo non è solo l'Italia. Ci sono violenze e deportazioni, penso alla droga, al racket, ci sono dei campi di concentramento che sono diversi, quello della delinquenza che chiude tutta una gioventù e la intossica nella droga. Questo purtroppo è il pericolo di oggi, una gioventù che tende solo al piacere immediato".
In sintonia con il messaggio di Zarrella, la dirigente scolastica Tiziana Aragiusto, come sempre chiara e incisiva: "Purtroppo le nostre coscienze a volte sono un pò assopite, addormentate. Ma noi vogliamo scuoterle, con queste iniziative, per fare in modo che vi ribelliate anche dinanzi a dei modelli che vi stanno propinando purtroppo al giorno d'oggi e che fanno capire che purtroppo non stiamo andando nella giusta direzione. Lo dico con molto rammarico, vedere delle persone che sono influenti in un contesto istituzionale che fa oggi il saluto nazista è aberrante. Lo dico da mamma, da dirigente e da persona che ha a cuore il nostro futuro e la società".