Dieci anni di rifiuti e burocrazia, la storia della "variante"

Sono ripresi questa mattina i lavori per la realizzazione della bretella tra Avella e Mugnano

Mugnano del Cardinale.  

La Provincia di Avellino consegna il cantiere, riprendono così i lavori per la realizzazione della variante tra i comuni di Avella e Mugnano del Cardinale. Dopo 10 anni di incresciosi ritardi burocratici e di rimpalli di competenze fra Enti, finalmente si sblocca l’impasse che ha ridotto l’importante bretella, da arteria strategica ideata per favorire la decongestione del traffico sulla Nazionale delle Puglie, in una vera e propria strada dei veleni.

L'annosa ed articolata storia (amministrativa) della variante comincia nell’ormai lontano maggio del 2005, allorquando il progetto (preliminare) fu approvato dal Consiglio Provinciale. I lavori partirono subito. Prima gli espropri, poi la realizzazione del manto stradale. Due anni di scavi e di colate di asfalto, ma anche di veloci stati di avanzamento, durante i quali cittadinanze ed amministrazioni locali hanno mostrato di apprezzare, a più riprese, la speditezza con cui veniva portato avanti il cantiere. Nel 2008, però, qualcosa si inceppa a livello amministrativo. Da qui inizia l’epopea della bretella Avella-Mugnano del Cardinale.

Incontri, sopralluoghi, polemiche politiche. Intanto, la chiusura del cantiere per via degli intoppi burocratici ha fatto sì che la variante si trasformasse in una pattumiera a cielo aperto. Per fortuna, da parte della giunta Gambacorta, c’è stata finalmente la presa d’atto del degrado, che, unita alla necessità di ultimare il cantiere, hanno indotto la Provincia a promuovere un progetto di completamento della variante per un ammontare complessivo di 150mila euro. Un progetto che è stato approvato direttamente dalla Presidenza della Provincia, su istanza del consigliere provinciale Vincenzo Alaia, che, con orgoglio, questa mattina ha presenziato alla consegna dei lavori insieme al sindaco di Mugnano del Cardinale, Nicola Bianco. 

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Rocco Fatibene