“Nei borghi antichi palpita la vita, non è vero che i piccoli comuni stanno morendo.” E’ il monito di Franco Arminio, poeta e scrittore che attraverso la paesologia, sta dando linfa e speranza alle piccole comunità: “Facciamo in modo che i nostri figli possano rimanere qui e non spostarsi altrove. Non è vero che i piccoli comuni stanno morendo, l’Irpinia è viva, andiamo nei vicoli e nelle piazze a stringere la mano, alla banda dei bastoni, all’anziana seduta davanti alla porta di casa che ha il marito al cimitero e il figlio a Torino.
Il vento sta soffiando dalla nostra parte e il tempo che viene, è tutto a nostro favore, è il tempo dell’Italia interna. Meglio pensare di avere un grande futuro, che davanti a noi la morte. Se solo pensi che stai per morire, ti comporti di conseguenza, non esci più di casa, non ti fai più la barba, ti lasci completamente andare e tutti i progetti sono destinati all’insuccesso, perché rivolti ad una popolazione depressa, sfiduciata, che non ci crede. Se invece costruiamo un humus di fiducia, in questa terra invece, allora, le cose prenderanno un’altra piega.”
Concetti che Franco Arminio ha espresso a Zungoli, paese che è entrato a far parte ufficialmente della grande famiglia dei borghi più belli d’Italia. Un riconoscimento prestigioso e non facile da ottenere, ma soprattutto un risultato eccezionale che apre nuovi orizzonti per lo sviluppo del paese e del territorio verso politiche di sviluppo turistico. La certificazione di qualità del borgo e la consegna della bandiera arancione, in concomitanza con la festa della transumanza, che ha visto come ogni anno nel mese di settembre la rievocazione dell’antico rito contadino, attraverso il passaggio e la sosta degli armenti e dei pastori dell’appennino. Il progetto dei Borghi Vivi è una strada possibile e necessaria per ridare vita ai centri storici, che passa attraverso il dialogo e la condivisione, fattori importanti, che hanno aiutato a programmare insieme, progettare al di là del campanile come è accaduto in questi mesi, perché solo in questo modo è possibile creare condizioni favorevoli e strutturali di sviluppo.
Gianni Vigoroso