Rinascita Abbazia del Goleto: segnale di speranza nella lotta allo spopolamento

Il ritorno della comunità monastica benedettina nel luogo costruito per volere di San Guglielmo

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L'emozionante ritorno della comunità monastica benedettina all’Abbazia del Goleto nel cratere a pochi giorni dall’anniversario del sisma dell’80. Un evento straordinario salutato con grande gioia e commozione...

Sant'Angelo dei Lombardi.  

E’ la celebrazione solenne del vespro, nella cappella di San Luca presieduta dall’Abate di Montevergine Riccardo Luca Guariglia, prima della lettura del decreto arcivescovile a sancire ufficialmente lo storico ritorno della comunità monastica benedettina, nell’Abbazia del Goleto a Sant’Angelo dei Lombardi.

Un evento straordinario salutato con grande gioia dalle massime istituzioni della provincia di Avellino a partire dal prefetto. A fare gli onori di casa la sindaca simbolo della rinascita del cratere Rosanna Repole.

Decreto firmato da Dom Riccardo Luca Guariglia, Abate di Montevergine, Mons. Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia e Rosanna Repole sindaca di Sant’Angelo dei Lombardi.  

Si ritorna alle radici. La storia racconta:

San Guglielmo, nato nel 1085 a Vercelli in una nobile famiglia, fondò il cenobio maschile di Montevergine, quindi, nel 1133, diede vita alla cittadella monastica del Santissimo Salvatore al Goleto. Nel 1807 dopo una serie di vicissitudini, i padri benedettini di Montevergine dovettero lasciare l’antica Abbazia del Goleto, luogo sempre abitato dalla spiritualità benedettina femminile e maschile, dove la Santissima Trinità ha continuato ad attirare a sé anime semplici, devote e desiderose di incontrare Dio nello spirito del grande fondatore San Guglielmo da Vercelli. Oggi, il complesso abbaziale, ritorna ai Benedettini. Una comunità composta inizialmente da tre di benedettini sarà presente in maniera stabile presso il complesso abbaziale del Goleto, luogo benedetto da Dio.

E’ Padre Giovanni Maria Gargiulo il nuovo rettore. Tra le autorità presenti all’avvenimento, il prefetto di Avellino Rossana Riflesso, il comandante provinciale dei carabinieri Domenico Albanese, il vice questore Giulio Masini e la tenente della guardia di finanza Stefania Trippiedi.

È un evento di spiritualità, cultura e promozione sociale che avrà una sua ricaduta sulla realtà ecclesiale e diocesana. Un percorso che parte da lontano e che oggi finalmente si è concretizzato. Un grande segnale di speranza, per le aree interne, nella lotta allo spopolamento.

Tutte le emozioni raccolte, dalla solenne celebrazione del vespro, alla firma del decreto arcivescovile, nell'edizione delle 14.00 del telegiornale di Otto Channel, sul canale 16 del digitale terrestre.