Festa dei monaci e della comunità di Montevergine: il ritorno alla radici

L'affidamento del complesso abbaziale di San Guglielmo al Goleto alla comunità benedettina

festa dei monaci e della comunita di montevergine il ritorno alla radici

Abbazia del Goleto: accoglienza della comunità monastica benedettina di Montevergine

Sant'Angelo dei Lombardi.  

Dom Riccardo Luca Guariglia, Abate di Montevergine, e Mons. Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, inaugurano ufficialmente l’affidamento del complesso abbaziale di San Guglielmo al Goleto con annessa Rettoria di San Luca, Santuario diocesano, alla comunità benedettina di Montevergine a partire da mercoledì 13 novembre alle 16.30. Un evento storico, che segna il grande ritorno dei padri benedettini al Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi, a cui è stata invitata tutta la comunità.

San Guglielmo, nato nel 1085 a Vercelli in una nobile famiglia, fondò il cenobio maschile di Montevergine, quindi, nel 1133, fondò la cittadella monastica del Santissimo Salvatore al Goleto. Nel 1807 dopo una serie di vicissitudini, i Padri benedettini di Montevergine lasciarono l’antica Abbazia del Goleto, luogo sempre abitato dalla spiritualità benedettina femminile e maschile, dove la Santissima Trinità ha continuato ad attirare a sé anime semplici, devote e desiderose di incontrare Dio nello spirito del grande fondatore San Guglielmo da Vercelli.

«La riscoperta del luogo considerato il "cuore" della spiritualità benedettina si deve a padre Lucio Maria De Marino, monaco di Montevergine che nel 1973 ritornò ad abitare da eremita i ruderi del complesso, dopo anni di decadenza, e permise il recupero funzionale del complesso monastico, restituendolo a nuova vita e allo splendore che oggi tutti possono ammirare. Dal 1990 al luglio 2021 i Piccoli Fratelli della Comunità Jesus Caritas, ispirata a Charles De Foucauld, si sono presi cura dell’animazione spirituale del complesso goletano, che è diventato sempre più punto di riferimento per tutti coloro che sono assetati di assoluto. Oggi, il complesso abbaziale del Goleto, ritorna ai Benedettini celebrando l’importanza che questo luogo ha per la nostra comunità dato che proprio qui il 25 giugno 1142 morì San Guglielmo, il cui corpo è custodito presso il nostro Santuario di Montevergine” afferma l’abate di Montevergine e Assisi Riccardo Luca Guariglia.

 «Una comunità di benedettini sarà presente in maniera stabile presso il complesso abbaziale del Goleto, luogo benedetto da Dio. È un evento di spiritualità, di cultura e di promozione sociale che avrà una sua ricaduta sulla realtà ecclesiale, diocesana e sociale. Tutto ciò è stato possibile grazie all’amicizia e la fraternità sacerdotale-spirituale-pastorale con l’abate, dopo un cammino di discernimento leggendo i segni dei tempi» afferma Pasquale Cascio Arcivescovo di Sant’angelo dei Lombardi- Conza-Nusco-Bisaccia.

Il programma

Cappella di San Luca, ore 16.30

Celebrazione solenne del Vespro presieduta dal Padre Abate, Riccardo Luca Guariglia con tutta la comunità monastica di Montevergine

Sala del Casale diocesano, ore 17.00

Lettura del Decreto arcivescovile sull’accoglienza della comunità monastica presso l’Abbazia del Goleto

interventi:

Rosa Anna Maria Repole, Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi

Dom Riccardo Luca Guariglia, Abate di Montevergine

Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia