Si è conclusa con un'affluenza inaspettata la raccolta firme organizzata dal comitato "Uniamoci per l’acqua" a Melito Irpino. Centinaia di cittadini hanno aderito all'iniziativa, dimostrando una forte sensibilità verso la grave crisi idrica che sta colpendo l'Irpinia.
Con la petizione intitolata "Acqua pubblica, diritto di tutti, Uniamocip er l'emergenza idrica!": i cittadini chiedono ai sindaci della provincia di Avellino di convocare un consiglio comunale straordinario entro settembre, con un unico punto all'ordine del giorno: "Emergenza idrica: tutela del bene comune e investimenti per una rete idrica efficiente".
Le motivazioni sono molteplici: lo spreco inaccettabile di acqua a causa di reti idriche obsolete, la necessità di affermare il diritto all'acqua come bene comune e la richiesta ai sindaci di assumersi le proprie responsabilità.
I punti chiave della petiziome, investimenti urgenti: È fondamentale stanziare fondi per la realizzazione di nuove reti idriche, moderne ed efficienti.
Un fronte comune: Tutti i sindaci della provincia devono unirsi e chiedere a gran voce che l'acqua resti un bene pubblico.
I consigli comunali devono deliberare entro settembre e andare tutti, assieme ai cittadini, a Roma per incontrare il governo entro i primi di ottobre.
La petizione sottolinea con forza la necessità di mantenere l'acqua come bene comune, contrastando qualsiasi tentativo di privatizzazione. "L'acqua non è una merce, ma un diritto umano fondamentale". "Privatizzarla significa mettere a rischio l'accesso all'acqua potabile per tutti".
I prossimi passi
Le firme raccolte saranno inviate ai sindaci della provincia di Avellino e al governo centrale. Il comitato "Acqua pubblica, diritto di tutti" invita tutti i cittadini a continuare a mobilitarsi e a fare pressione sulle istituzioni affinché si agisca con celerità e determinazione per risolvere l'emergenza idrica.
"Ringraziamo tutti coloro che hanno aderito alla nostra iniziativa. Il messaggio è chiaro: i cittadini irpini non sono disposti ad accettare passivamente questa situazione. Chiediamo alle istituzioni di ascoltare la nostra voce e di agire concretamente per garantire a tutti il diritto all'acqua".