Bonito: Ecco la stanza protetta per aiutare le vittime di violenza e abusi

Uno spazio riservato, nel quale chiunque potrà raccontare abusi e vessazioni subite

Mariagiovanna Cardinale, comandante della stazione carabinieri di Bonito, sarà lei insieme ai suoi colleghi militari a raccogliere le varie richieste di aiuto...

Bonito.  

Una stanza protetta e confortevole per aiutare donne, minori e tutte le vittime di situazioni di violenza a riconquistare la dignità e la serenità perduta. Uno spazio riservato, nel quale chiunque potrà ricevere ascolto, raccontare gli abusi e le vessazioni subite. Una donna al fianco delle donne. Mariagiovanna Cardinale, comandante della stazione carabinieri di Bonito, sarà lei insieme ai suoi colleghi militari a raccogliere le varie richieste di aiuto.

Presenti all’inaugurazione oltre al comandante provinciale dei carabinieri di Avellino Domenico Albanese, il nuovo prefetto Rossana Riflesso, il procuratore delle Repubblica di Benevento Aldo Policastro, il vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia Sergio Melillo, Cinzia Capone avvocato esperto in materia, associazioni, piano di zona sociale e scuola. Una rete importante a sostegno di chi è in difficoltà.

La stanza è stata realizzata dal Soroptimist International d’Italia club Salerno, in collaborazione con il comando provinciale dei carabinieri di Avellino e la confraternita di misericordia di Vallata Odv.

Presente la presidente nazionale del Soroptimist international d’Italia Adriana Macchi.

“Non un ufficio, ma una stanza.  E la differenza non è solo terminologica, ma di approccio. Una stanza appunto, dove la vittima è completamente al centro: non una (o un) semplice utente, non solo “denunciante”, ma una persona che porta con sé un vissuto fatto di timori, insicurezze e sofferenze: elementi a cui, in quella stanza, i carabinieri proveranno a dare risposta.

Le storie, tutte diverse e dotate di grande complessità, meritano una totale attenzione. A raccontarle sono spesso conviventi, mariti e mogli, fidanzati o conoscenti, legati da sentimenti. Ecco il perché della “Stanza tutta per sé”, che dispone di arredi dedicati ma soprattutto di strumentazione specifica per l’audizione protetta delle vittime: computer, registratori e quanto altro la tecnologia mette a disposizione, per consentire ai carabinieri di seguire ed indirizzare la vittima di una violenza domestica o di genere in un percorso delicato e mai facile.

L’iniziativa rappresenta il frutto di una proficua e consolidata collaborazione tra l’arma dei carabinieri e “Soroptimist international Italia” nello specifico settore, avviata nel 2015 e sancita formalmente in un protocollo d’intesa siglato tra le parti nel 2019.

L’obiettivo è quello di incoraggiare le persone vittime di violenza di genere a rivolgersi alle forze di polizia, sostenendole nel delicato momento della denuncia.

“Una stanza tutta per sé” è dunque il luogo in cui si svolgono le audizioni delle donne che intendono far emergere le violenze patite, un ambiente confortevole ed informale, arredato con mobili che richiamano quelli domestici piuttosto che quelli di un ufficio, allo scopo di favorire un rapporto più empatico tra l’operatore e la vittima di violenza, per sostenerla nel tortuoso percorso di riacquisizione della propria libertà e dignità personale.

Quella di Bonito inaugurata oggi è la seconda stanza aperta in un comando carabinieri dell’Irpinia, dopo quella realizzata nella “Caserma Litto”, sede del comando provinciale dei carabinieri di Avellino.