Si è spento ad Avellino tra l'affetto dei suoi cari Michele De Nisco, diffusamente chiamato in modo affettuoso Lino, storico dirigente della sanità irpina. Una lunga e brillante carriera quella di De Nisco, ai vertici e in ruoli cruciali del sistema pubblico sanitario locale. I funerali si terranno questo pomeriggio alle ore 16 nella chiesa della Santissima Trinità dei Poveri, dove il feretro arriverà dalla camera ardente allestita presso la Casa Funeraria Irpinia a Torrette di Mercogliano. In queste ore sono tantissime le testimonianze di vicinanza e affetto, che stanno raggiungendo l'adorata moglie Antonietta Telaro, familiari parenti e amici tutti. Anche Tony Lucido, guida dell'Unpli Campania e amico storico di De Nisco, ha voluto ricordare carriera e operato, tratto umano e professionale nel territorio Altirpino, dove tanto si adoperò per la creazione di un sistema e strutture di pubblica assistenza alle popolazione nei delicati anni del post sisma del 1980.
"È con sincera commozione che ho appreso la notizia della sua scomparsa, in un solo attimo mi sono passate nella mente, immagini di tanti ricordi di momenti di lavoro e di cordialità di una stagione della nostra vita, del nostro lavoro, del nostro impegno, accompagnata da sogni, speranze e testimonianze concrete di impegno al servizio della Comunità territoriale, delle persone. Eravamo amici, mi mancherà Lino De Nisco. Lino De Nisco era un uomo brillante, di una intelligenza straordinaria, dopo il liceo classico, conseguì la laurea in Giurisprudenza, con il massimo dei voti. - ricorda Lucido -. Entrato nell'Amministrazione dell'ente Ospedaliero Provinciale di Avellino, poi diventato A.R.O.N. Moscati, si è formato alla Scuola di Costantino Mazzeo, diventando in breve tempo il suo migliore collaboratore. Sapeva coniugare l'intelligenza, il rispetto del diritto e la necessità di consentire efficienza ed efficacia all'azione sanitaria rispetto all'urgenza ed all'emergenza. Con Mazzeo e poi con Luigi Giordano venne individuato come capo equipe di un gruppi di lavoro presso il nascente Ospedale Criscuoli di Sant'Angelo dei Lombardi, che aveva necessità di personale qualificato e da formare. Subito dopo il sisma Costantino Mazzeo prima, poi Franchino Di Maio presidenti dell'USLn 2 di Sant'Angelo dei Lombardi lo vollero in servizio attivo sul posto, con distacco dalla sua sede di Avellino. Lino De Nisco, proprio perché altamente preparato, risolveva problemi tecnici, amministrativi e giuridici proponendo atti e delibere firmalmente perfette. Io ero delegato ad avere contatti con il Comitato Regionale di Controllo per far allineare gli atti alle procedure, alle direttive regionali, trovando nel dott Luca Melchionne tutta la disponibilità ed attenzione. Sempre ho registrato negli uffici del Co.Re.Co. e dell'Assessorato alla Sanità, un grande rispetto per gli atti, le delibere preparate da Lino De Nisco. È stato docente e formatore nella nostra Scuola per Infermieri, Tecnici e Vigilatrici. Ogni qual volta lo sentivo, traspariva sempre un forte sentimento di affetto e vicinanza all'Ospedale, all'USL numero 2, a quanti di noi si sono formati alla sua Scuola.
Lino De Nisco, come tutte le persone intelligenti e di grande sensibilità, non ha mai smarrito l'obiettivo di chi amministra le strutture sanitarie, la necessità di saper coniugare il rispetto del diritto, delle leggi e delle procedure con la necessità di dare efficacia all'azione di cura ed assistenza agli utenti, che restano sempre persone. Tanti di noi giovani, in servizio presso l'Ospedale e l'USL n.2, alcuni alle prime esperienze lavorative, abbiamo colto questo messaggio, metabolizzando la testimonianza e la formazione, che ci ha accompagnato fino ai nostri giorni, in ogni momento ed in ogni azione. Mi accompagnerà il suo ricordo, il sorriso e la sua ironia, la sua intelligenza e la sua umanità ". Conclude Tony Lucido.