E' una realtà importante e strategica per tutto il territorio il consiglio direttivo del Duc Hirpinia composto dai rappresentanti delle associazione di categorie: comune di Ariano Irpino, associazione nazionale per l’industria ed il terziario, Cia agricoltori Italia, cittadinanza attiva, confcommercio imprese per l’Italia, confesercenti, confederazione imprese attività professionali e lavoro autonomo, Horeca, hotel restaurant cafè Ariano aps, unione commercianti arianesi.
Ecco il documento integrale, consegnato nelle mani del vice ministro alla giustizia Francesco Paolo Sisto inerente per sollecitare la riapertura del tribunale di Ariano Irpino.
"Il Tribunale quale naturale ed indispensabile presidio istituzionale insieme al carcere di massima sicurezza ha esercitato negli anni un controllo preventivo, di salvaguardia e tutela della popolazione essendo il nostro territorio zona di confine e crocevia tra diverse province ad alto tasso di criminalità organizzata.
Con un emendamento alla manovra finanziaria (decreto legge 13.8.2011 n.138) presentato dal Guardasigilli senatore Nitto Palma conferiva delega al Governo per il riordino delle circoscrizioni giudiziarie, la soppressione e gli accorpamenti dei Tribunali, delle Procure, e degli Uffici del giudice di Pace, considerati “minori”. Il decreto venne convertito in legge il 14.9.2011 n. 148.
Tra i 60 Tribunali previsti per accorpamento o soppressione, vi era anche quello di Ariano Irpino avendo il Tribunale un organico con meno di 15 Magistrati.
L’avvocato Erminio Grasso, per oltre 35 anni presidente del locale consiglio dell’ordine forense, con una visione non campanilistica bensì più ampia e strategica proponeva anticipatamente l’allargamento della circoscrizione giudiziaria (come previsto dall’art.8 del disegno di legge delega) accorpando nuovi comuni per aumentare l’utenza da 84.899 a 131.131;
Tutto questo non venne valutato e il tribunale di Ariano Irpino venne accorpato a quello di Benevento. Così facendo si ridefinivano i distretti delle corti d’appello, dei circondari dei tribunali, delle circoscrizioni territoriali e degli uffici del giudice di pace.
La soppressione del Tribunale ha arrecato oltre al venir meno della percezione di sicurezza del territorio, anche gravi conseguenze occupazionali e socio-economiche, considerando anche l’indotto e i servizi collegati al settore prettamente giudiziario.
Ha comportato inoltre la vanificazione di importanti investimenti pubblici e privati effettuati anche in funzione dell’elevata utenza che gravitava intorno al Tribunale (vedi parcheggio coperto adiacente, attività produttive, ecc.).
Un segnale politico negativo, che ha alimentato la tendenza già presente ad allontanare gli uffici pubblici di particolare rilevanza dalla nostra Città, accentuando il fenomeno dello spopolamento urbano e desertificazione commerciale.
Sicuramente il risparmio previsto con la nuova geografia giudiziaria non si è verificato e oggi apprendiamo che il legislatore ritornando sull’argomento dei Tribunali soppressi si pone il problema della difficoltà che i cittadini, per fruire dei servizi, devono raggiungere più interlocutori spesso lontani con costi eccesivi.
È lo Stato che si allontana dal cittadino, un servizio come quello giudiziario richiede una capillare vicinanza, un’interazione con la comunità locale.
Così nasce la prospettiva della Giustizia di prossimità, cioè la presenza sul territorio di punti di contatto e accesso al sistema giudiziario.
Finalmente si fa strada, insomma, l’idea della giustizia come bene che deve essere presente sul territorio.
Le zone interne, sono state sempre sfavorite dal punto di vista politico, economico e sociale, lo dimostra tra l’altro lo scarso sviluppo industriale del nostro territorio. Negli ultimi anni grazie all’impegno di valenti imprenditori sono nate imprese che stanno rilanciando l’economia locale.
In coerenza con gli importanti investimenti pubblici infrastrutturali, quali la Stazione dell’Alta Velocità “Hirpinia” e la piattaforma logistica, in fase di realizzazione in località Santa Sofia nel territorio arianese, è auspicabile la riapertura del tribunale come completamento di un organico sviluppo, al fine di superare l’isolamento delle zone interne.
Il distretto urbano del Commercio “Hirpinia” Città di Ariano Irpino, chiede che venga recuperato il tempo perso con la riapertura immediata del tribunale di Ariano Irpino, che siano valutati tutti gli aspetti socio- economici ed i benefici per il territorio con una visione complessiva dello sviluppo di area.