Ariano: si tenta una riconciliazione a Difesa Grande tra parroco e fedeli

L'obiettivo della curia vescovile è quello di ricucire i rapporti tra don Antonio e la comunità

ariano si tenta una riconciliazione a difesa grande tra parroco e fedeli

Una situazione incresciosa, a pochi giorni dal Natale che la gente a Difesa Grande commenta così...

Ariano Irpino.  

E’ rimasta chiusa la chiesa della Madonna Addolorata di Difesa Grande ad Ariano Irpino, in attesa che possa riconciliarsi il rapporto con il nuovo parroco, don Antonio Surdi, il cui insediamento dopo padre Paolo è durato soli pochi giorni per incomprensioni con gli abitanti. L'altare ieri mattina è rimasto vuoto, senza la liturgia della domenica.

L'intento della curia vescovile è quello di ristabilire un clima di serenità nella contrada. Nel frattempo ieri è stato il giovane parroco don Gaetano Famiglietti a celebrare la messa nella chiesa di San Giuseppe in contrada Tesoro, parrocchia di cui fa parte anche la chiesa di Difesa Grande, che però non c’entra nulla sulla decisione presa dal parroco.

Una situazione incresciosa, a pochi giorni dal Natale che la gente a Difesa Grande commenta così.

“Non c’è una sola pietra qui, che non porta il sudore di questa terra. Nonni, genitori, zii, hanno contribuito negli anni 60 alla costruzione di questa chiesa a noi tanto cara. Sin dai terreni, donati da Rocco Manserra. Ma l’elenco è lunghissimo, ognuno nel corso degli anni ha donato qualcosa, per impreziosirla, fino al fonte battesimale della discordia.

Sono stati battezzati diversi bambini in questa chiesa e ogni nascita, oggi in modo particolare con il dramma dello spopolamento per noi è solo motivo di grande festa. E ne abbaiamo uno imminente che vogliamo celebrare qui, come è sempre avvenuto ad opera di ogni parroco.

Siamo credenti, non vogliamo niente di più di ciò che abbiamo e neppure intendiamo contrapporci alla vicina comunità di Tesoro.

Siamo e saremo due contrade sorelle, non vi è alcun motivo di dividerci. Ciò che è mancato con don Antonio Surdi è stato il tempo di conoscerci e magari condividere insieme un percorso che ci avrebbe portato poi nel tempo, ma non al primo impatto a modificare qualche scelta.

Chiediamo scusa se siamo apparsi rigidi o come siamo stati definiti barricadieri ma il nostro intento è stato e resta solo quello di difendere tutto ciò che abbiamo costruito in questa chiesa con i nostri sacrifici. Difesa Grande ha bisogno solo di un prete e basta."