Vanno via gli emigranti, si svuotano i piccoli comuni

Ecco Savignano Irpino, dove il decoro urbano fa la differenza

Settembre andiamo, è tempo di migrare.....

Savignano Irpino.  

Settembre andiamo, è tempo di migrare....uno dei versi più belli della letteratura italiana, tratto dalla celebre poesia di Gabriele D’Annunzio “I Pastori” dedicata alla transumanza, si abbina in qualche modo alla partenza degli emigranti dai piccoli comuni. Anche se riferita alle greggi dell’Abruzzo, che venivano trasferite verso la pianura pugliese dove trovavano pascoli verdi e temperature più miti. Si parte con infinità nostalgia dai piccoli comuni, dopo aver trascorso qualche settimana di relax, quest’anno un po’ ridotte per la verità a causa di un crisi che non risparmia niente e nessuno. Nella foto la famiglia Tisi a Savignano Irpino, che riparte verso la Toscana, direzione Prato, sotto gli occhi del cane di quartiere.... “E’ stata un’estate fantastica ci dice il titolare del Bar Sole, all’inizio del corso. Mai come quest’anno abbiamo avuto un afflusso notevole di turisti ed emigranti, ci hanno fanno compagnia tutte le sere fino all’alba, hanno animato il corso è stata veramente una grande festa ogni giorno, insieme a loro.” Termine delle vacanze scaduto, si torna a casa, valige pronte e tante provviste per l’inverno. C’è chi forse tornerà per qualche giorno a Natale, altri invece direttamente la prossima estate 2016, ma si parte soddisfatti di aver trascorso una felice estate, in un paese ordinato, caloroso e accogliente, tra i più belli e suggestivi in Irpinia.

Gianni Vigoroso