Lacrime, palloncini bianchi e moto schierate ordinatamente una accanto all'altra di fronte alla chiesa evangelica in piazza Lusi, all'ingresso della villa comunale. E' così che Ariano ha rivolto l'ultimo caloroso abbraccio a Donato, il giovane morto prematuramente due giorni fa nella sua abitazione di contrada Vascavino.
Un gesto d'amore che Morena Lo Conte con il gruppo motociclisti sanniti e i tanti amici di Donato hanno voluto dedicargli fino a coinvolgere in poco tempo appassionati delle due ruote giunti anche da fuori città. Tutto è partito in maniera spontanea. "Siamo certi di averlo reso felice, in quest'ultimo viaggio - afferma Morena - è ciò che avrebbe voluto."
Un'iniziativa che è stata molto apprezzata dai familiari, con profonda commozione. Presenti ad Ariano Irpino anche alcuni membri del club Valle dell'Ufita in moto con il suo presidente Rocco Minichiello.
Dolore, compostezza e silenzio da parte dei familiari, ancora increduli e frastornati. Lo stesso silenzio e garbo di Donato.
"Spegneva il motore della moto, prima ancora di arrivare a casa la sera, pur di non disturbare nessuno - ci racconta una donna - un ragazzo esemplare e dolce. Mai un'ombra su di lui." Basterebbe questo per descrivere chi era Donato.
Dolore, commozione e rabbia di fronte ad una morte così ingiusta e inaspettata.
Un applauso scrosciante ha salutato la bara bianca del 28enne, sotto un cielo limpidissimo e un sole accecante che è riuscito a nascondere le lacrime di una mattinata tristissima. Donato non era di certo uno sconsiderato alla guida. Dopo il sequestro dell'auto e il ritiro della patente, chè può capitare a chiunque, deve aver avvertito un peso così grande nella sua mente a tal punto di maturare una decisione estrema. Avrà visto in un attimo, nella solitudine di quella che è stata la sua ultima notte, la vita tutta in salita. E lui che non amava chiedere mai niente a nessuno alla fine si è arreso, nella sua fragilità, convinto di non farcela a superare le difficoltà future.
Presente in piazza Giulio Lusi il sindaco Enrico Franza insieme all'assessore Toni La Braca, al comandante della polizia municipale Angelo Bruno e tanti cittadini albanesi, da anni residenti ad Ariano Irpino. Persone umili, riservate e dedite al lavoro, pienamente integrate nella comunità del tricolle a partire da tanti giovani onesti come Donato.
A papà Geng e mamma Angela, alle sorelle Veronica e Giovanna e ai fratelli Daniele e Francesco giunge l'abbraccio affettuoso dell'intera città di Ariano: non siete soli.