Quale futuro per i beni culturali in un territorio a rischio sismico, come la nostra Irpinia? Un tema da non sottovalutare: la storia della nostra cultura è uno degli aspetti più importanti a cui sarebbe necessario indirizzare impegni sia politici che sociali.
Da questa traccia l' associazione di Volontariato di Protezione Civile “Irpinia” di San Potito Ultra ospiterà il 19 e 20 settembre 2015 il Corso di Formazione denominato “La Salvaguardia dei beni culturali in emergenza” . Le attività sono tenute dal Centro studi nazionale Lucensis in collaborazione con il coordinamento Campania di Cooper e sono aperte anche alla cittadinanza .
" Un patrimonio da prima potenza culturale del pianeta dovrebbe avere un'attenzione speciale affinché gli italiani siano all'altezza educativa del compito assegnato loro dalla Storia. Investire nella cultura, credere nella cultura è una necessità di noi italiani" hanno spiegato i membri dell'associazione.
Impossibile non rivolgere la memoria al passato della storia locale: "il terremoto del 1980 inferse un duro colpo a tutte le chiese di San Potito Ultra e non si salvò la chiesa parrocchiale che fu danneggiata in modo quasi irreparabile. Per più di vent'anni i Sampotitesi rimasero "senza chiese" costretti a celebrare ogni funzione religiosa nei locali del Centro Caritas (chiamato comunemente: il centro sociale della Caritas). Dopo i lavori di ristrutturazione, il 7 Dicembre 2003, la chiesa madre della parrocchia di "Sant'Antonio Abate" fu restituita al culto ed alla comunità. Diverse organizzazioni di volontariato predispongono percorsi di formazione per quei volontari che alla voglia di rendersi utili, uniscono l’amore per l’arte ed il nostro patrimonio culturale e la voglia di apprendere come salvarlo in caso di pericolo".
Chi fosse interessato può scrivere al seguente indirizzo: coopercampania@gmail.com.
Marina Brancato