Bianchino: "Messa in sicurezza del territorio, basta attese"

Ad un anno dall'alluvione di settembre il sindaco di Montoro in pressing sugli enti sovracomunali

Montoro.  

E' passato un anno dall'alluvione che investì i territori di Solofra e Montoro. Nella cittadina conciaria un fiume di fango, acqua e pietre si riversò dalla montagna ed invase via S. Lucia. A Montoro la Solofrana si ingrossò fino a rompere gli argini e ad invadere i terreni agricoli che la costeggiano e, peggio ancora, il raccordo autostradale Salerno-Avellino in prossimità della frazione Piazza di Pandola. Dietro questi fatti c'è sicuramente la furia della natura ma anche l'uomo ha fatto la sua parte. La mancata manutenzione dei valloni, a monte, e delle linee spondali, oltre al mancato dragaggio, a valle hanno contribuito a che la Solofrana, esattamente a settembre di un anno fa, mettesse paura ai cittadini del comprensorio. “Quella circostanza, spiega Mario Bianchino sindaco di Montoro, ha sicuramente messo a dura prova la nostra comunità ed il nostro territorio. Io e l'assessore Ricciardelli in quella occasione abbiamo visto il livello di acqua salire lungo via Rio secco e quindi invadere la superstrada”. “Ebbene, continua l'inquilino di palazzo dell'Annunziata, la nostra comunità nella sua autonomia è riuscita nel giro di 24 – 48 ore a ripristinare i danni che l'acqua aveva provocato. Ed il Genio civile ha ripristinato gli ottanta metri di argine che la furia dell'acqua aveva travolto”. Ed dunque? “E dunque non possiamo affidarci unicamente alla gestione dell'emergenza. La messa in sicurezza del territorio, per evitare che si verifichino nuovamente fatti come quello di un anno fa, gli sversamenti abusivi, il mancato dragaggio del corso d'acqua rappresentano un unicum che quindi va affrontato in maniera complessiva”. “Alla frazione San Pietro, continua Bianchino, abbiamo segnalato al Genio civile la presenza di una linea spondale che fa da strozzatura al normale deflusso delle acque e stiamo sollecitando per una sua messa in sicurezza ma la dinamica dei rapporti fra comuni ed enti sovracomunali non può limitarsi a segnalazioni e solleciti in attesa che qualche cosa avvenga. La messa in sicurezza del territorio deve riguardare tutti e deve vedere impegnati tutti. E bisogna cominciare con interventi mirati e definitivi sia in materia di controlli sia di messa in sicurezza emergenziale. Per la Solofrana c'è un problema di linee spondali, di mancato dragaggio del letto del torrente, la manutenzione e la messa in sicurezza dei valloni a monte. A distanza di un anno, dunque, ritengo che bisogna ripartire da questo tipo di interventi poi possiamo aprire il confronto sugli interventi strategici di più ampio respiro nel frattempo però incominciamo dagli interventi emergenziali. E tutti gli enti devono fare la loro parte. Una cosa, infatti, è contare i danni di un evento legato a fenomeni naturali un'altra è contare i danni per eventi legati all'inerzia degli enti ed all'incuria del territorio”.

Giuseppe Aufiero