Comuni Ricicloni, per l'Irpinia premiati Domicella e Sperone

Si piazzano al terzo e al ventiquattresimo posto in Regione Campania

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Domicella.  

Nel campo della raccolta differenziata dei rifiuti l’Irpinia si afferma in maniera netta alla 30^ edizione “Comuni Ricicloni Nazionale”, che si è tenuta oggi a Roma presso l’Hotel Quirinale.

I comuni di Domicella e Sperone si confermano baluardi nella differenziazione: Domicella, con il suo 93,50% di raccolta differenziata e con un pro-capite secco residuo (abitante/kg/anno) di 23,8 si piazza al terzo posto della Regione Campania comuni sotto i 5.000 abitanti, nonché ad essere annoverato nella speciale classifica “Rifiuti Free” e al primo posto assoluto in Provincia di Avellino; il comune di Sperone, con il suo 85,70% di raccolta differenziata e con un pro-capite secco residuo (abitante/kg/anno) di 56,3 si piazza al ventiquattresimo posto della Regione Campania comuni sotto i 5.000 abitanti, nonché ad essere annoverato nella speciale classifica “Rifiuti Free” e al terzo posto assoluto della Provincia di Avellino.

A stupire, per la provincia di Napoli, è il Comune di Cimitile, che, con il suo 89,80% di raccolta differenziata e con un pro-capite secco residuo (abitante/kg/anno) di 41,8 si piazza al primo posto assoluto in Regione Campania comuni tra i 5.000 e i 15-000 abitanti, nonché ad essere annoverato nella speciale classifica “Rifiuti Free” e al primo posto assoluto in Provincia di Napoli.

I dati presi in considerazione si riferiscono all’anno 2022 e le percentuali di raccolta differenziata di questi comuni realizzano performances “da manuale” raggiungibili con il miglior sistema possibile.

Tutto ciò affonda le radici nel “Progetto di Ottimizzazione del sistema di gestione dei rifiuti solidi urbani”: una iniziativa nata con lo scopo di perseguire il potenziamento e l’incremento quali-quantitativo della raccolta differenziata degli Enti citati, che ha visto le Amministrazioni che li guidano  e le loro cittadinanze impegnati in un percorso unico e virtuoso, che dura da ormai da un quinquennio.

Infatti, tale progetto ha mirato al raggiungimento delle percentuali quantitative imposte della normativa vigente in materia. Pertanto, le percentuali di raccolta differenziata degli Enti sono passate da una media del 50% alle percentuali che sfondano quota 90% di oggi. Il tutto nell’ottica di una ottimizzazione del ciclo integrato dei rifiuti.

Di tutto ciò sono soddisfatte le Amministrazioni comunali, che, credendo fortemente in tale progetto, portano avanti gli impegni assunti: tutelare e salvaguardare l’ambiente e, con esso, il benessere dei cittadini, coniugando efficienza ed efficacia nelle manovre della macchina amministrativa. Le stesse Amministrazioni, insieme agli operatori che operano sul territorio, vogliono ringraziare tutti i cittadini per il forte senso civico e la collaborazione prestata fino ad oggi, che hanno permesso di giungere ad una vera e propria raccolta differenziata partecipata. Si sfata, così, il mito che tutto si mischia: infatti, con il porta a porta fatto bene, la differenziata è una scelta obbligata. Si può sfuggire solo facendola male oppure abbandonando i rifiuti; e su questo c’è bisogno di controlli e di severità, ma una minoranza esigua sarà controllata meglio dalla stessa comunità che invece fa bene il suo dovere.

Tutto ciò nell’ottica di una gestione che tiene conto di un’attenta e scrupolosa programmazione, nonché pianificazione territoriale, che mira, altresì, alla lotta all’evasione della TARI.

È quanto si legge in una nota della SIA, Soluzioni Integrate Ambientali.