Nel pittoresco comune di Zungoli, in Irpinia, una sinergia senza precedenti si è formata in occasione dell'attesa notte romantica, coincisa con la prestigiosa giornata mondiale del rifugiato. In un gesto di solidarietà e comprensione, il progetto di accoglienza ha scelto di unire le due importanti ricorrenze, ponendo l'amore verso il prossimo e l'altruismo come pilastri fondamentali.
L'evento, che si è tenuto nel suggestivo vicolo di Via Porta Sant’Anna, ha avuto un significato profondo grazie alla collaborazione e centralità dei beneficiari del progetto (nonne, mamme e bambine), attraverso il fondamentale sostegno professionale dell'équipe multidisciplinare e l'impegno dei membri del comune di Zungoli.
Le beneficiarie sono state parte integrante dell'organizzazione dell'evento, partecipando con entusiasmo ai preparativi e portando con sé storie di resilienza e amore.
"Questo evento è un modo per condividere un messaggio di speranza", afferma Michela Raffa, coordinatrice del progetto. "Molte delle beneficiarie hanno dovuto prendere decisioni difficili, lasciando parte del loro amore in Ucraina per proteggere i propri figli. Questo ci fa riflettere sulla complessità dell'amore e sulla realtà di coloro che sono costretti a fuggire per cercare una vita migliore".
Maria Carmen Leggieri, insegnante di italiano L2, aggiunge: "Attraverso questo evento, vogliamo mostrare che l'integrazione è un processo in cui le differenze culturali si uniscono, creando un tessuto sociale armonioso. Le mamme, le nonne e le bambine coinvolte nel progetto rappresentano un esempio di forza e resilienza che ispira la comunità di Zungoli".
Cristina De Chiara, mediatrice multiculturale, sottolinea l'importanza dell'accoglienza e dell'apertura verso l'altro: "L'accoglienza è un gesto di amore e umanità. Attraverso la condivisione delle storie e delle esperienze di queste donne coraggiose, possiamo imparare l'uno dall'altro e costruire ponti di comprensione reciproca".
Roberta Raffa, assistente sociale, sottolinea l'importanza dell'accoglienza e dell'integrazione: "L'accoglienza non riguarda solo offrire un tetto e cibo, ma anche aprire il cuore e accogliere l'altro nella comunità. È un processo di reciproco arricchimento in cui le differenze diventano una risorsa per creare una società più inclusiva e solidale".
Durante l'evento, le strade di Zungoli si sono riempite di fili intrecciati e cuori su cui erano scritte parole significative. Un grande vaso in vetro ha accolto bigliettini con gesti di altruismo che i passanti sono stati invitati a compiere entro la settimana successiva. Questo gesto simbolico ha reso tangibile l'impegno della comunità nel promuovere l'amore verso il prossimo e la costruzione di legami solidi.
"La nostra ispirazione per questo evento viene dal romanzo 'La formula del cuore'", afferma Michela Raffa. "In questo libro, si riflette sul concetto di utopia e su come le persone spesso nascondano le reali possibilità di cambiare il mondo dietro questa parola. Vogliamo dimostrare che l'integrazione e l'amore verso il prossimo sono obiettivi realizzabili quando lavoriamo insieme".
Le beneficiarie del progetto hanno svolto un ruolo fondamentale nella realizzazione dell'evento. Nonne, mamme e bambine hanno contribuito con entusiasmo, portando con sé la loro esperienza e la loro speranza. Hanno dimostrato una forza straordinaria nel far fronte alle sfide e nel costruire una nuova vita lontano dalla loro terra d'origine.
"Questa esperienza ci ha insegnato che l'amore può superare le distanze e le difficoltà", afferma Roberta Raffa, assistente sociale. "Le beneficiarie hanno dovuto lasciare parte del loro amore in Ucraina, ma ciò non ha fatto altro che rafforzare il loro impegno nell'amore e nella protezione dei propri cari. Sono un esempio di dedizione e sacrificio".
L'evento della notte romantica e della giornata mondiale del rifugiato a Zungoli è stato un momento di unione, di condivisione e di riflessione sulla complessità dell'amore, dell'accoglienza e dell'integrazione. Ha rappresentato un passo verso la costruzione di una comunità più inclusiva, in cui ogni individuo è valorizzato e abbracciato.
Come conclude Michela Raffa: "L'obiettivo di questo evento è di diffondere un messaggio di speranza. Vogliamo dimostrare che l'amore e l'altruismo possono superare le barriere culturali e creare un mondo migliore. Speriamo che questa iniziativa possa ispirare altre comunità a fare lo stesso, a unire le diverse giornate e a celebrare l'amore e l'accoglienza come valori universali".
Il Sai, sistema di accoglienza e integrazione, è un programma che mira a fornire supporto e servizi di accoglienza ai rifugiati, con l'obiettivo di facilitare la loro integrazione nella comunità ospitante. Il suo scopo è garantire un ambiente sicuro e inclusivo, fornendo sostegno nelle aree come lingua, alloggio, assistenza sociale, assistenza sanitaria e inserimento lavorativo.
Che cos'è il Sai
Il Sai si impegna a promuovere l'autonomia e l'integrazione dei rifugiati, offrendo loro opportunità di apprendimento della lingua, formazione professionale e sostegno psicologico.
"Crediamo che ogni individuo abbia il diritto di vivere con dignità e di essere accolto senza pregiudizi", afferma Cristina De Chiara, mediatrice multiculturale.
"Il Sai si impegna a creare un ambiente di accoglienza che valorizzi la diversità e promuova l'inclusione sociale. Lavoriamo insieme per costruire una società più giusta e solidale".
In sintesi, l'evento della notte romantica e della giornata mondiale del rifugiato a Zungoli è stato un momento unico di unione e di sensibilizzazione.
Attraverso l'iniziativa, l'équipe multidisciplinare e la comunità di Zungoli hanno dimostrato il loro impegno nell'accoglienza, nell'integrazione e nell'amore verso il prossimo. Hanno messo in evidenza la forza e la resilienza delle beneficiarie del progetto, trasmettendo un messaggio di speranza e di solidarietà che si diffonderà ben oltre le strade del comune. È un invito a riflettere sulla complessità dell'amore e dell'accoglienza, e a unire le diverse giornate per creare un mondo più inclusivo e amorevole.