Grottaminarda: l'orgoglio e la forza dei volontari della pubblica assistenza

Il ruolo del volontariato nella promozione e nell’assistenza. Tre defibrillatori alla comunità

La grande forza del volontariato nelle aree interne

Grottaminarda.  

Tre defibrillatori consegnanti dalla pubblica assistenza Grottaminarda e la comunità ufitana diventa "cardio protetta". L'ufficializzazione nel corso del  convegno sul tema “Salute: il ruolo del volontariato nella promozione e nell’assistenza” svoltosi nella sala Sandro Pertini a cura proprio dell'Anpas di Grottaminarda con il patrocinio del comune e del Cesvo Lab (Csv Irpinia Sannio Ets).

Un tema importante che ha dato modo di sensibilizzare la comunità sul ruolo del volontariato, sulla sua azione sul territorio e sui valori che portano a voler diventare un volontario. 

Come importante è stato il momento di ricordo dei tre medici del Saut di Grottaminarda che si sono distinti, come hanno sottolineato i relatori, per la propria personalità e professionalità sia nell’ambito umano che sanitario: Nicola Vitale, Pasqualino Landi e Michele Roselli. Consegnate targhe ricordo alle vedove ed ai familiari con momenti di commozione.

In apertura Rosanna Morelli, volontaria attivissima dell’associazione che ha moderato in maniera impeccabile l'incontro, ha parlato del progetto dell’Anpas di donare i defibrillatori alla comunità grottese, progetto purtroppo interrotto dal Covid ma che oggi finalmente può vedersi compiuto. 

I volontari, infatti, con grande determinazione hanno organizzato una bellissima edizione della festa del volontariato nel piazzale San Pio, sabato e domenica appena trascorsi, e tutto il ricavato sarà destinato proprio per i tre defibrillatori muniti di colonnine. 

Con grande fierezza, il consigliere con delega alla sanità e alla promozione della salute del comune di Grottaminarda, Antonio Vitale, ha espresso il suo orgoglio per avere un’associazione come la pubblica assistenza Grottaminarda sul territorio, associazione che promuove valori quali la democrazia, la solidarietà, l’uguaglianza e la libertà sempre con il sorriso, mediante azioni e non con parole.

Ha evidenziato la costante sinergia su tante iniziative a cominciare proprio da questa dei tre defibrillatori ed ha spiegato come la preziosa attrezzatura salvavita sarà dislocata sul territorio comunale, in punti strategici, scegliendo aree videosorvegliate per tutelarla. Inoltre ha annunciato l'avvio di corsi di formazione per l‘utilizzo del defibrillatore, aperti a tutti i cittadini, sia per rafforzare il concetto di comunità sia per la necessaria tempestività di intervento in determinati momenti di emergenza. 

Nei suoi saluti il sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, che è stato anche un cofondatore della pubblica assistenza di Grottaminarda, dopo aver ringraziato tutte le autorità presenti, in particolare il direttore dell'Asl Mario Ferrante e la comunità, ha ricordato l’azione e la personalità dei tre medici, Vitale, Landi e Roselli,  che si sono distinti in ambito sociale, politico e sanitario, mettendo in essere il "volontariato" anche nella professione proprio perchè spesso andavano oltre ciò che era di pura competenza e quindi rivestendo appieno la missione del medico.

Spera ha ricordato quanto è importante l’azione dell’Anpas sul territorio non solo grottese ma anche su quelli limitrofi e la loro grande disponibilità e tempestività su ogni cosa: «non dicono mai di no - ha detto - nè per i piccoli servizi e tantomeno per le grandi emergenze» e li ha fortemente ringraziati per il dono dei defibrillatori. 

I ringraziamenti alla comunità e all’associazione sono proseguiti con l’intervento di Mario Nicola Vittorio Ferrante, direttore generale dell'Asl di Avellino, che ha condiviso con i presenti alcuni episodi di vita d’emergenza dei tre dottori suoi ex colleghi, sottolineando la loro vocazione nell’aiutare il prossimo e l’idea che l’azione del volontariato sia il fulcro di quello che si fa sul territorio per sopperire alle criticità esistenti; ha continuato dicendo che il volontario è una persona che ha un’anima altruista le cui azioni si vedono e si toccano. 

Prospero Violante, presidente Anpas Campania, ha condiviso l’idea e ha sottolineato che le associazioni di volontariato sono un punto a favore del territorio facendo propria la frase utilizzata per promuovere il convegno del filosofo William James : "Agisci come se quel che fai facesse la differenza. La fa".

Ha preso, poi, la parola il consigliere regionale Anpas Giovanni Ragazzo, che ha sottolineato la preziosità che esiste dietro l’azione del volontariato perché la bellezza di un viso triste tramutato in viso allegro, grazie ad una propria azione, non ha prezzo di investimento. 

Michele De Luca, presidente della pubblica assistenza Grottaminarda e consigliere Csv Irpinia-Sannio dopo aver ringraziato tutte le autorità presenti ha voluto elogiare soprattutto tutti i suoi volontari per l'instancabile disponibilità, l'impegno nell'organizzare la XVIII edizione della festa del volontariato e la determinazione nel raggiugere l'obiettivo dei tre defibrillatori da impiantare sul territorio. Anche De Luca ha evidenziato la collaborazione con l'amministrazione ed in particolare con il delegato alla Sanità Vitale con il quale vi è un continuo interfacciarsi su problematiche ed iniziative. 

Raffaele Amore, presidente Csv Irpinia Sannio Ets, riprendendo il discorso del presidente  di Anpas Campania, ha sottolineato la sinergia necessaria che deve esserci tra associazioni di volontariato ed istituzioni in quanto fondamentale per raggiungere livelli sociali altissimi.  

La giornata è continuata con l’intervento del vice parroco, Don Antonio Lo Conte il quale ha evidenziato il valore sociale dell’associazione, diventata ormai un punto di riferimento della comunità in particolar modo dei giovani.  

Rosaria Bruno, direttore Uoc emergenza territoriale e centrale operativa dell'Asl di Avellino, oltre a tracciare la personalità dei tre medici scomparsi, ha ribadito quanto importante sia la figura del volontario per il paziente perché incontrare in ambulanza o nella sala d’attesa un viso conosciuto o un compaesano, psicologicamente ed emozionalmente può fare una grande differenza, soprattutto perché a causa della mancanza di medici, il paziente deve fidarsi del personale che lo accoglie in ambulanza e un viso amico di un volontario può far affrontare il tutto più serenamente.