A Grottaminarda uno degli incontri territoriali più importanti di destinazione Irpinia che oramai sta entrando in una fase operativa avanzata. Entro giugno, infatti, sarà costituita la rete destinazione Irpinia" mettendo insieme grandi e piccoli imprenditori del settore accoglienza, ristorazione e produzioni artigianali.
L'annuncio
Lo ha annunciato Michelangelo Lurgi, presidente rete destinazione sud e coordinatore nazionale “Ritorno in Italia 2023-2028”, il quale ha prima illustrato le due piattaforme Incoming Italy e Ritorno in Italia, un progetto ambizioso che comprende 750 comuni italiani, dei quali oltre 60 sono irpini, già con pacchetti turistici acquistabili da incrementare ed ampliare e poi ha parlato della Dmo (Destination management organization) "Destinazione Irpinia", la parte pubblica del progetto che mette insieme i comuni e la Provincia.
Lo step successivo sarà quello di un "educational" per le agenzie di viaggio per far constatare di persona la bellezza dei luoghi e la qualità dell'accoglienza al fine di "vendere" il "prodotto Irpinia".
«Sarà la rete di destinazione più grande d'Italia - ha affermato Lurgi - supportata dalla Dmo che dovrà essere d'eccellenza. É una mia scommessa personale».
La sala del Castello d'Aquino che presto sarà intitolata al pittore grottese Vincenzo Volpe, era gremita di amministratori, imprenditori, operatori di tutta l'Irpinia. Al termine c'è stato anche un utile confronto. Al tavolo dei relatori il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, ed il presidente della fondazione sistema Irpinia, Sabino Basso. L'incontro è stato aperto dai saluti del sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, e dell'assessore al commercio ed alla promozione delle tradizioni popolari del comune di Grottaminarda, l'attivissima Doralda Petrillo.
«Grottaminarda si candida ad essere una di quelle cittadine attrattive ed ospitali con una spiccata vocazione per la ristorazione, la ricettività ma anche per le attività culturali - ha affermato il primo cittadino – fioriscono gli eventi rievocativi delle tradizioni, quelli musicali e dei generi più svariati. Siamo ospitali e ci stiamo ulteriormente aprendo al mondo che arriverà sui nostri territori grazie ai collegamenti ferroviari. Il nostro migliore biglietto da visita è il torrone artigianale, un prodotto che ci contraddistingue e per il quale ci stiamo impegnando a fare marketing».
«Agli operatori presenti io dico di credere fortemente nella rete destinazione Irpinia – ha aggiunto l'assessora Doralda Petrillo – il momento congiunturale è propizio. Tra le opportunità create dalla Stazione Irpinia e quelle create da sistema Irpinia, e sistema Food, le basi affinchè i nostri paesi diventino territori in cui permanere e godere dei prodotti d'eccellenza, del patrimonio paesaggistico ed architettonico e non più solo territori di passaggio, ci sono tutte».
«L'obiettivo è creare un "brand Irpinia" - ha spiegato il presidente Buonopane - stiamo cercando di fare rete sul territorio con azioni pratiche e concrete che diano visibilità al territorio, cogliendo ogni occasione.
Siamo stati presenti alla Bit di Milano, dove abbiamo iniziato a parlare di destinazione Irpinia. Lo abbiamo fatto con maggior forza alla Bmt di Napoli, dove anche Grottaminarda ha partecipato insieme a molti altri comuni, con l'obbiettivo di rendere protagonisti gli attori del territorio, amministratori ed imprese, lo abbiamo fatto da ultimo alla fiera del turismo esperienziale di Paestum.
Perchè il primo scoglio da superare è quello di essere visibili. Troppo spesso siamo considerati come un'appendice di Napoli e non un territorio che ha le sue peculiarità culturali, storiche, le sue bellezze, la sua straordinaria enogastronomia».
«Sistema Irpinia - ha spiegato il presidente della Fondazione, Sabino Basso - ha lo scopo di comunicare il territorio. Non siamo Venezia, Firenze, Roma o Napoli, ma in Irpinia ci sono tante cose lodevoli, importanti, fatte bene che, purtroppo, rimangono tra di noi e che invece vanno portate fuori dai confini regionali e nazionali. Il nostro saper fare, la nostra cultura, il nostro modo di vivere vanno fatti conoscere mettendo a sistema le nostre realtà.
Dunque dico agli irpini "fidatevi", fidiamoci l'uno dell'altro perchè le cose le facciamo nell'interesse di tutti. L'obiettivo è portare persone sul territorio. Ci credo fortemente e dedico molto del mio tempo a questa attività, operando da buon padre di famiglia».
Nel raccontare lo stato di avanzamento delle attività di “Ritorno in Italia 2023-2028”, della “Dmo Destinazione Irpinia” e della rete destinazione Irpinia”, Michelangelo Lurgi ha sciorinato dati e dettagli tecnici: «Abbiamo iniziato a creare un prodotto turistico, ma solo se facciamo squadra possiamo competere sul mercato, prima di prossimità, poi nazionale e poi internazionale – ha detto tra le altre cose – se non si fa rete, non si arriva alla Dmo finale, tutto questo resterà un film.
Oggi siamo qui per mettere tecnicamente insieme la squadra e costituirla non tra un anno, ma il mese prossimo.
La rete che andiamo a costituire avrà una forma snella, una srls costituita da un gruppo di 30 aziende in cui potranno man mano confluire tutte le altre, ma con la stessa facilità uscirne se non si dovesse più credere nel progetto». E ad ottobre la Dmo "Destinazione Irpinia" sarà presentata alla Ttg Travel Experience di Rimini.
Il pomeriggio al Castello d'Aquino non poteva che concludersi con la degustazione del Torrone di Grottaminarda: Torrone caldo, Spantorrone, Mostaccioli mignon, a cura di "Dolci Terre" e "Torronata".