Fuoco incrociato sull'amministrazione comunale. Un fine settimana fatto di comunicati contro l'operato dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Ricci. Ad aprire le "danze", la Fabbrica delle Idee: «Il nostro Paese, ormai da anni senza controllo, scivola verso l’oblio e i nostri amministratori, ignari della realtà, sono protesi a garantirsi il prosieguo. Le giuste rivendicazioni di studenti e genitori, a loro esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza, confermano ancora una volta la superficialità e l’approssimazione dell’azione amministrativa - è l'esordio dei tesserati Pd - . Il disagio che si materializza oggi era prevedibile, ma tuttavia non ci sorprende e rafforza la nostra convinzione che la scuola, cosi come le politiche sociali, sono fuori dagli obiettivi di questa amministrazione. La mensa autogestita, la mancanza di un servizio di trasporto alunni, erano segnali inequivocabili di un disimpegno dell’amministrazione verso le politiche dell’istruzione. La certezza è che a San Martino Valle Caudina l’aumento spropositato di tasse non coincide con un miglioramento dell’offerta dei servizi. Questo è un dato ineluttabile».
Non solo. La "Fabbrica" continua a puntare il dito: «Le lungaggini e i ritardi nell’appaltare le opere pubbliche (Pip, un esempio) non ci lasciano tranquilli sul buon esito delle operazioni; ancora, vogliamo sperare che quel famoso concorso finito nel dimenticatoio non venga utilizzato a scopi elettorali a danno della dignità dei nostri giovani. Non basta provare a farsi un vestito nuovo se la sostanza resta la stessa, non basta distribuire le deleghe strategiche ai soliti adepti, il rimpasto non ha dato gli esiti che qualcuno sperava e conferma che questa amministrazione resta legata alla sorte e agli umori dei singoli. Il nostro monito è quello di uscire dall’ isolamento e rimettervi al giudizio dei sammartinesi ormai stanchi di questa esperienza che inesorabilmente è destinata a perdere», è l'accusa mossa dai componenti della Fabbrica delle Idee.
Sulla stessa falsariga, anche Forza Italia ha attaccato la giunta in un manifesto dal titolo inequivocabile "Un palazzo tra le nebbie". Il partito ha prima di tutto sottolineato le ingenti risorse messe a disposizione dalla giunta regionale di centrodestra di Stefano Caldoro e destinate proprio al municipio caudino. «Ebbene, dopo ben sette mesi dai bandi, l'amministrazione è riuscita nel capolavoro di generare caos nella scuola e di accumulare enormi ritardi». Nel mirino dei berlusconiani soprattutto due temi: il caos scuola e il Pip.
«L'amministrazione ha dovuto richiedere ai frati l'utilizzo dei vani a pian terreno del convento, con tutte le problematiche e le deficienze proprie di un intervento tampone. Eppure non mancavano altre strutture pubblice: i locali a Crocevia, nonché l'edificio "Carlo Del Balzo", un tempo scuola media vanto della nostra comunità, oggi utilizzato per il ricovero di attrezzi e mezzi per il servizio spazzatura con grave scempio della nostra storia. Ma non è finita qui - è l'attacco - . A distanza di mesi i lavori non sono ancora iniziati, né si ha certezza dei tempi di ultimazione, mentre alunni professore e famiglie soffrono i disagi logistici. Colpa grave dell'amministrazione è aver sprecato mesi per affidare i lavori (gara bandita a luglio 2014 e definita solo il 26 gennaio 2015 - record negativo). Perché? Ma cosa aspettarsi da una giunta che nabviga a vista, composta da assessori fantoccio, per tre mesi senza vicesindaco, con deleghe ballerine assegnate secondo le convenienze politiche e personali del momento?».
Durissima reprimenda anche sul Pip, «per il quale sarebbe necessario un libro intero per narrarne la storia», focalizzando l'attenzione soprattutto sui ritardi per la costituzione di una commissione ferma per mesi. E ancora, il Puc («Oggetto di campagna elettorale nel 2011. A distanza di 4 anni cala la nebbia anche su questo importante punto mentre i progettisti hanno già ricevuto gran parte dei consensi») e i due concorsi per assunzioni nella pianta organica del Comune: «Circa 600 domande ed ancora un assordante silenzio».
Ce n'è abbastanza, secondo Forza Italia, per parlare di «ritardi e inefficienze di questa amministrazione che ha perso il consenso anche al suo interno, tanto che si regge sul solo voto del sindaco. Ma, oltre che i ritardi, vengono a galla anche le furbizie di questa amministrazione che intende legare la soluzione di alcuni problemi alle solite promesse della campagna elettorale. Nebbia fitta su tutto. Cambiamo per essere più liberi», l'appello conclusivo del lungo manifesto.
Si tratta dell'ultima presa di posizione critica nei confronti della compagine di governo. Ad aprire il fuoco di fila, nei giorni scorsi, era stata la sezione di "Enrico Berlinguer" di Sinistra Ecologia e Libertà, che aveva criticato aspramente la «non-gestione» dei problemi, richiamando i Gattopardi di Tomasi di Lampedusa.
di Giovanbattista Lanzilli