Torneo amatoriale Mamanet ieri ad Ariano Irpino, tra la locale rappresentativa allenata da Giuseppe Flammia, sotto la spinta della presidente Emilia Fioriello e la formazione del Peschici.
Una disciplina che qui esiste da circa tre anni. La squadra è composta da circa 14 giocatrici, una realtà che ha l’obiettivo di crescere sempre di più per poi approdare ai mondiali in Israele.
Dal sito ufficiale Mamanet Mothers Cachibol League: "Si tratta del gioco del Cachibol che fonde la pallavolo e palla rilanciata con regole semplici, riservato alle mamme e alle donne sopra i 35 anni. Nato con l’idea di dare un opportunità a tutte le donne di praticare un’attività fisico-sportiva di squadra, il Mamanet in poco tempo ha travalicato i suoi scopi iniziali diventando un vero e proprio cult capace di cambiare in poco tempo il ruolo delle donne nello sport e nella società. Nel Paese di origine, allargandosi a macchia d’olio in altre parti del mondo, questa disciplina in poco tempo è diventata una grandissima organizzazione sociale creata da mamme e rivolta alle mamme, molte delle quali per la prima volta chiamate ad una pratica sportiva. I benefici che esse ne ricavano ricadono in maniera positiva sulle loro famiglie, chiamate a partecipare agli eventi in programma, proponendo uno stile di vita sano ed attivo.
Oggi il movimento in Israele è sostenuto dal Csit con più di 10.000 mamme che giocano creando una comunità sempre più forte. A promuove il Mamanet in Italia è l’Aics, da sempre sensibile e attenta alle nuove tendenze."
La responsabile nazionale del Mamanet Italia, Monica Zibellini, ad ottobre del 2015 è stata ospite in Israele dove ha potuto comprendere l’enorme potenzialità aggregativa della disciplina. Tornata in Italia si è messa in moto, con il sostegno del presidente nazionale Bruno Molea e di tutto il dipartimento sport Aics, per cominciare a diffondere questa nuova disciplina e, prima possibile, organizzare tornei, campionati provinciali e regionali che possano poi portare ad una manifestazione finale a livello nazionale targata Aics e poi ad una Internazionale sotto l’egida del Csit.