“Condividiamo la valutazione del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) perché le comunità a cui il sottosegretario alla giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, pensa di affidare i detenuti con tossicodipendenze non diventino carceri private”. Lo afferma il segretario generale del S.PP. Aldo Di Giacomo, che ha manifestato “serie perplessità” in merito alla “estemporanea” proposta del sottosegretario. “Come condividiamo il commento del Garante dei Detenuti Mauro Palma che mette in guardia su una proposta pensata per 'prendere voti', a conferma che su una questione così delicata – aggiunge – non ci possono essere margini di interesse politici. Del resto, abbiamo un caso molto recente, che risale al 7 marzo scorso, della donna con gravi problemi di tossicodipendenze, morta all'interno della Casa Circondariale di Rebibbia Femminile, a Roma, dove era stata più volte detenuta, che, se ci fosse ancora bisogno, conferma la gravità dell’emergenza tossicodipendenti in carcere, un terzo del totale della popolazione carceraria, vale a dire circa 15 mila persone. Dunque, la “trovata Delmastro” non poteva non alimentare polemiche e al tempo stesso aspettative. Piuttosto, si colga la disponibilità di quanti gestiscono da anni comunità di accoglienza e recupero di tossicodipendenti e del sindacato di polizia penitenziaria per una discussione e un confronto a 360 gradi, senza ricorrere a idee strampalate, che coinvolga psichiatri ed esperti, educatori, magistrati, per individuare le più efficaci e possibili soluzioni. Una cosa è certa: il personale penitenziario non è in grado di assistere i detenuti con problemi di tossicodipendenza come con problemi psichici e non ha alcuna intenzione di prestare servizio in carceri private. La questione è dunque più complessa di come la banalizza Delmastro e merita di essere affrontata con la massima serietà dovuta. La situazione delle carceri è a un punto di non ritorno: in media, ogni giorno 20 agenti sono aggrediti e costretti alle cure di sanitari, 6 telefonini sequestrati e 50 grammi di sostanze stupefacenti, due detenuti suicidi la settimana. Lo Stato ha alzato “bandiera bianca” lasciando da soli gli agenti”.
Carcere, detenuti tossicodipendenti in comunità . Di Giacomo: siamo perplessi
Il commento
Avellino.