Rubare pietre da una fontana è davvero squallido. Eppure accade anche questo ad Ariano Irpino. Ignoti hanno portato via, dopo averle sradicate diverse pietre dall’antico Carpino della Pila. A denunciarlo sono coloro che con grande impegno, sacrifici, si sono adoperati per restaurare l’opera.
Un intervento che ha consentito il recupero di un bene architettonico che fa parte della storia arianese. Curato in maniera congiunta dall’amministrazione comunale Gambacorta negli anni scorsi e dal Circolo Anspi, Associazione Nazionale San Paolo Italia Oratori e Circoli – Manna.
Un oltraggio alla storia
La Fontana “Carpino della Pila”, è uno dei quattro “Carpini”, le Fontane del Re che i viaggiatori incontravano lungo la Strada Regia che da Napoli porta nella terra di Puglia e rappresentano un’importante testimonianza del passato risalente al XVIII secolo, quando Re Carlo III di Borbone volle realizzare una serie di fontane per dissetare i viandanti ed abbeverare i cavalli lungo questo tragitto. Non ci sono parole di fronte ad un gesto del genere, ma solo tanta amarezza e delusione.
