E' record di condotte rotte: inverno da incubo e non è ancora finita

Una situazione così difficile e pesante non si era mai vista, famiglie ormai esasperate e stanche

e record di condotte rotte inverno da incubo e non e ancora finita

Dramma acqua nell'arianese

Ariano Irpino.  

Un inverno così pesante, con la rottura quasi quotidiana delle condotte idriche, forse non si era mai visto finora in Irpinia. Eravamo abituati d'estate alle cosiddette manovre di chiusura serali e notturne a cause delle riserve a secco ma almeno nei mesi invernali l'acqua non era mai mancata così frequentemente nelle case e attività commerciali. Una situazione a dir poco assurda. E non è ancora finita.

La gente sta impazzendo. Come pure i sindaci dei territori coinvolti alle prese con una situazione giornaliera piuttosto difficile e imbarazzante. 

Chiudiamo o non chiudiamo le scuole. Emaniamo o non emaniamo ordinanze. Ciò che manca è un interlocutore puntuale che possa dare notizie certe e tempestive anche a noi stessi operatori dell'informazione. Una situazione diventata davvero snervante. E' ormai una corsa contro il tempo.

Nel caso di Ariano Irpino, in modo particolare, ci sono studenti che arrivano in pullman dai comuni limitrofi pittosto lontani e chiaramente necessitano di essere informati prima della partenza al fine di risparmiare loro un viaggio inutile. Spesso la notizia di una eventuale chiusura delle scuole arriva durante il loro viaggio. 

Stesso rompicapo per i dirigenti scolastici e docenti, costretti come accaduto ieri a contattare in emergenze le famiglie per il ritiro dei bambini a scuola. Il comune stesso spesso è impotente. Insomma un caos generale. Operai ormai stremati. Non è impresa facile, con le temperature di questi giorni intervenire in una zona franosa così impervia a Melito Irpino. A Grottaminarda la mancanza di acqua dura da una vita, prima ancora della rottura delle condotte. Non se ne può più ovunque.

Una sola domanda:

Fino a quando durerà ancora questo calvario, questo stillicidio? Ma anzichè dialogare attraverso pec che evidentemente non vengono neppure lette, a cosa si aspetta in primis l'alto calore a recarsi personalmente dal presidente della regione Campania Vincenzo De Luca per spiegare una volta  e per tutte che cosa sta accadendo da mesi su questo territorio e che non si è più in grado di gestire questa emergenza diventata ormai una calamità?