Si è rotta nuovamente nella notte, allo stesso punto a Melito Irpino la condotta idrica. E' successo per la terza volta nel giro di pochi giorni. Sindaci costretti a chiudere le scuole di ogni ordine e grado per motivi igienico sanitari. Lavori in corso già da alcune ore. E' ormai uno stillicidio.
L'indignazione del sindaco Enrico Franza
Anche questa mattina sono stato costretto a chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado sul nostro territorio: ciò non può essere tollerabile. Così come non può essere tollerabile la mancanza d’acqua, puntualmente nella stagione estiva, nelle zone più periferiche della città. Al riguardo vi era già stata una mobilitazione cittadina, per il tramite di una raccolta firme, alla quale ho sempre garantito pieno sostegno, ma ciò chiaramente non è bastato.
Non è bastato questo, come non sono bastate le mie incessanti sollecitazioni e l’incontro pubblico tenutosi con il presidente, amministratore Unico dell’Alto Calore, alla presenza dei rappresentanti del comitato quartiere del rione Martiri. Consapevoli, purtroppo, che nemmeno questo sarebbe bastato.
Ormai sono anni che assistiamo a sospensioni idriche che si ripercuotono sistematicamente sui cittadini in termini di disagi e disservizi. Non è tempo di ascrivere colpe o additare responsabili, ma di pretendere da quanti tra coloro rivestono funzioni pubbliche di rappresentanza, dall'intera deputazione regionale e nazionale irpina, di destra e di sinistra, un atto di fermezza su una emergenza idrica che poco ha a che fare con la responsabilità dei singoli, e molto con un pregiudizio consolidato di considerare le nostre comunità figlie di un Dio minore.
Non siamo figli di nessun Dio minore. Siamo figli di una terra, l'Irpinia, che non può più tollerare di essere terra di frontiera e di conquista elettorale.
Rivendichiamo rispetto e pretendiamo risposte. Tuttavia, non si può di certo pretendere da altri un atto di fermezza che non sia stato prima preteso da se stessi. Mi farò portavoce insieme agli altri sindaci di questa battaglia di civiltà perché la nostra voce non resti inascoltata e i nostri diritti tutelati.
Così il consigliere comunale Marco La Carità da sempre particolarmente attento a questa problematica
Il dramma che si sta consumando in questi giorni sull’acqua è figlio di una gestione dell’Alto Calore ridicola e fallimentare. In questo scenario da terzo mondo ne pagano tutti: cittadini, attività commerciali, e le scuole (chiuse) che funzionano a singhiozzo con ricadute socioeconomiche e culturali devastanti. Ognuno si dovrà assumere le sue responsabilità, ma non basta. È necessario un atto di imperio e di lungimiranza da parte delle rappresentanze politiche perché questi territori sono abbandonati. Attendiamo che gli enti territoriali di governo, con chiare competenze sulla questione, intervengano anche con poteri eccezionali. Non c’è tempo da perdere.
I comuni coinvolti sono sempre gli stessi
Questi i comuni interessati dall'ennesimo blocco totale: Ariano Irpino compreso ospedale e carcere, Grottaminarda, Melito Irpino, Montecalvo, Villanova del Battista, Savignano, Greci, Bonito, Fragneto Monforte, Casalduni compreso Stir, Pietrelcina, Pesco Sannita, Campolattaro, Pago Veiano, Reino.
Aggiornamento
Ore 8.00 avviato intervento di ripristino. Sul posto operai e tecnici dell'Alto Calore.
Nel corso del delicato interveno un escavatore è affondato nel fango. In supporto è giunto un secondo mezzo per proseguire le operazioni che si annunciano particolarmente difficili. Sul posto anche i carabinieri.