Medioevo e la Rocca, è la storia che rivive tra i vicoli

Grande successo a Rocca San Felice tra menorie e tradizioni

Alla riscoperta di un borgo ancora intatto, dove la buona amministrazione, negli anni, ha saputo preservare e conservare...

Rocca San Felice.  

Si torna a casa con il fumo addosso e nei capelli, tra sapori profumi, gusti medievali, una squisita ospitalità e grande cordialità da parte della gente.

Di scena a Rocca San Felice "Medioevo a la Rocca". Memorie e tradizioni, alla riscoperta di un borgo ancora intatto, dove la buona amministrazione, negli anni, qui ha saputo preservare e conservare evitando distruzioni. Case addobbate, fino alle finestre e persini i campanelli. Drappi e stendardi, c'è chi indosssa tuniche e stole, ogni dama si orna con velluto e gioielli per far rivivere al visitatore la suggestione di un tempo che fu. Tra gli i vicoli stretti del borgo, le vecchie case in pietra, l'oste che mesce il vino dalla botte, la vecchia megera che legge la mano ad una speranzosa damigella, i soldati che trascinano il prigioniero messo alla gogna, il mendicante che si prostra per un misero tozzo di pane, il signore che spavaldo porta a spasso la sua alterigia,il mercatino medioevale che espone riproduzioni autentiche con la riproposizione dei mestieri e degli utensili.

Dalla sommità del Castello a Piazza San Felice è un magnifico scenario davvero molto suggestivo, che in alcuni punti, ci fa venire alla mente Vicoli ed Arte ad Ariano, quest'anno rimasta in soffito, perchè non c'è stata da parte di nessuno la volontà di organizzare l'iniziativa, fino ad accantonarla, come lo si fa con un oggetto che non serve più. Da Rocca San Felice invece un grande segnale di civiltà nel rispetto della storia e delle proprie radici, grazie all'inpegno della Pro Loco De Mepfhiti, guidata da Alfonso Forgione e alla preziosa e indispensabile opera e dell’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Giuseppe Fiorillo.

E questa sera ancora, mercatino medioevale, spettacoli, musici con balli medievali, piatti tipici e tante altre sorprese. Tanti gli arianesi a spasso nel borgo antico oltre ad appassionati giunti dai comuni del cratere, turisti ed emugranti.

Gianni Vigoroso