Il culto di santa Lucia è tra i più antichi della comunità di Grottaminarda, risale al 1400. La santa viene portata in processione per le strade del paese e la devozione è grande, da 2 anni però, non era stato possibile proseguire la altrettanto antica tradizione dei falò.
Da quest'anno il "rito del fuoco" ritorna ed oggi, martedì 13 dicembre, l'intenso programma religioso culmina negli affascinanti falò che saranno accesi in appositi bracieri in uno spazio tra la chiesa collegiata di Santa Maria Maggiore ed il castello d'Aquino.
Per l’occasione verranno raccontati, attraverso le relazioni di Raffaele Masiello, divulgatore storico e referente culturale della ProLoco “Grottaminarda Aps” e del presidente del comitato Festa di Santa Lucia, Sergio Grella, la storia del culto per santa Lucia ed il processo di restauro della statua della santa a cura di Vincenzo Gagliardi di Pietrelcina, durato circa 6 mesi, promosso dal comitato festa di Santa Lucia con l'aiuto di alcuni devoti. Il restauro ha svelato una datazione più antica di quello che si pensava, facendola risalire alla fine del 600 e quindi di scuola Barocca napoletana, oltre a splendidi dettagli artistici nascosti.
Il programma per la festa liturgica di Santa Lucia a cura della parrocchia di Santa Maria Maggiore e del comitato Festa Santa Lucia che rientra anche nel Cartellone di eventi "Natale Insieme" promosso dal Comune di Grottaminarda prevede:
Ore 16:30 processione in onore di Santa Lucia accompagnata dalla banda musicale, ore 18:30 Santa Messa nella chiesa di Santa Maria Maggiore, ore 19:30 relazioni sulla storia del culto di Santa Lucia da parte del divulgatore storico Raffaele Masiello e sul restauro della statua da parte di Sergio Grella, presidente del comitato festa Santa Lucia, ore 20:00 accensione dei falò.
«Il fascino dello spettacolo del fuoco che arde, la bellezza delle tradizioni di un tempo, la ricorrenza così popolare e sentita di Santa Lucia ci fanno sentire il calore del Natale - affermano il sindaco Marcantonio Spera e l'assessora agli eventi Marilisa Grillo - predispongono le nostre menti ad una clima più raccolto e sereno. Il falò rappresenta il focolare domestico, la famiglia, per questo ha perso il primordiale significato del rito pagano, ma ci invita ad una riflessione e ad un maggiore raccoglimento. Siamo felici che il dopo Covid, grazie all'impegno della parrocchia e del comitato festa Santa Lucia, ci restituisca anche questo perchè è giusto ed importante preservare storie popolari ed usanze locali».