"L'idea che i piccoli ospedali non siano necessari, va assolutamente cancellata"

Monito da Sant'Angelo dei Lombardi in occasione dell'inaugurazione del reparto di cardiologia

l idea che i piccoli ospedali non siano necessari va assolutamente cancellata

Il Frangipane e il Criscuoli-Frieri sono da considerarsi aree disagiate e necessitano della massima attenzione del governo regionale e nazionale...

Sant'Angelo dei Lombardi.  

"Era un reparto già disponibile da tempo ma non avevamo medici a disposizione. Oggi siamo in grado di partire, essendo stata superata questa difficoltà."

A parlare è il direttore generale dell'Asl di Avellino Maria Morgante. Ultimo taglio del nastro di fine mandato per lei, prima dell'avvento del nuovo manager Mario Ferrante. "Finalmente abbiamo dato a questa realtà, un nuovo servizio, una cardiologia con sei posti letto all'interno del Criscuoli-Frieri. E non è poco se consideriamo le difficoltà che abbiamo incontrato."

La speranza è di trovare sempre nuovi medici, che vogliano investire in queste realtà. Una carenza gravissima è quella che si può toccare con mano al Frangipane di Ariano Irpino dove molto reparti, a partire dal pronto soccorso stesso sono in forte sofferenza. Occorre rilanciare il concetto di zona disagiata per fare in modo che possano arrivare personale e tutte le risorse necessarie al fine di salvaguardare la sanità su questo territorio crocevia al confine tra Campania e Puglia con un bacino di utenza altissimo.

"L'idea che i piccoli ospedali - ha evidenziato il direttore sanitario del Criscuoli- Frieri, Salvatore Frullone - non siano necessari, va assolutamente cancellata.

Un territorio come questo, ampio, disperso ha bisogno assolutamente di un riferimento ospedaliero. Immaginate che i dodicimila accessi di pronto soccorso del nostro ospedale, dovessero andare ad intasare il pronto soccorso del Moscati ad Avellino, sarebbe una tragedia."

Un traguardo importante, l'apertura di cardiologia nell'area del cratere. Ne parla con soddisfazione il consigliere per la strategia nazionale aree interne Domenico Gambacorta: "Sono i segnali che arrivano dalla strategia nazionale delle aree interne, varata tra il 2014 e 2020. Un progetto che era stato finanziato da Ministero del Sud e Regione Campania con i fondi europei. Attività che proseguiranno nel prossimo sessennio, fino al 2027 con una implementazione delle risorse che riguarderanno complessivamente la sanità, l'istruzione, il trasporto pubblico locale ma anche i progetti di valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale. Ma soprattutto progetti di sviluppo locale che sono quelli che consentono ai giovani di rimanere su questo territorio."