Deportato e internato nei lager nazisti, onore al merito all'irpino Di Donato

La consegna della medaglia

deportato e internato nei lager nazisti onore al merito all irpino di donato

Fu trattenuto in prigionia durante il servizio nel Corpo di Banda, nella zona di Zara (Croazia) a partire dal 1943

Montemiletto.  

Deportato ed internato nei lagher nazisti, onore al merito all'Irpino Di Donato. Presso il Palazzo della Prefettura in Piazza Castello a Torino ha avuto luogo la consegna della Medaglia d'Onore all'irpino Lodovico Di Donato, in qualità di ex deportato ed internato nei lager nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, nel periodo incluso tra il 1943 ed il 1945.

"Non abbiamo potuto partecipare alla cerimonia ufficiale tenutasi a gennaio in occasione del Giorno della Memoria, ma siamo onorati di ricevere oggi questo prezioso simbolo, da parte del Prefetto di Torino, il Dottor Raffaele Ruberto, "- così racconta commossa Milena Di Donato in Reggiani, figlia del signor Lodovico, che ha ritirato il riconoscimento insieme al figlio Gabriele Reggiani. Entrambi sono residenti a Ciriè (Torino).

Lodovico nacque nel 1905 nel cuore del borgo medievale di Montemiletto nel Rione detto "N'coppa la Piazza" a due passi dal Castello della Leonessa. Padre di Ciriaco, Carmela, Adelaide, Enrico, Flora e Milena.  Ha esercitato la professione di ciabattino e trombettista nella banda musicale di Montemiletto negli anni in cui questo corpo bandistico era rinomato e conosciuto in tutta Italia. Con la moglie montefuscana Bianca Recine ha seguito le figlie più giovani che si trasferirono nel Torinese negli anni Settanta per motivi di lavoro, dove è rimasto per gli anni seguenti, fino al decesso avvenuto a Torino nel 1984. 

Di Donato fu trattenuto in prigionia durante il servizio nel Corpo di Banda, nella zona di Zara (Croazia) a partire dal 1943. 

La medaglia è stata ritirata in questi giorni dopo un'attenta valutazione della richiesta pervenuta dalla figlia Milena all'apposito Comitato, avente sede presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma.
"Questa medaglia giunge a noi in un momento particolare, proprio quando a distanza di decenni non avremmo mai immaginato di nuovo la guerra in Europa. Forse proprio per questo assume un significato ancora più delicato, che ci riporta alle vicissitudini del passato e purtroppo del presente" asserisce emozionata la figlia Milena.

"Colgo l'occasione per ringraziare l'Archivio di Stato di Avellino per averci fornito la documentazione utile al rilascio della medaglia. Mio padre ha sempre avuto un legame intenso con l'Irpinia e la sua Montemiletto, dove si recava ogni volta che poteva. Ed anche noi manteniamo un legame speciale con il paese. -conclude la figlia-
 

Questa medaglia resta un prezioso ricordo delle virtù delle generazioni passate, da trasmettere alle generazioni future".