Due licenziamenti al Comune, Forgione condanna la scelta

L'esponente del Pd attacca l'amministrazione: così non salverà il Comune dal fallimento

Paternopoli.  

«Era giugno quando il partito democratico di Paternopoli, unica forza di opposizione,  allertò cittadini e dipendenti comunali sulla volontà del sindaco di centrodestra, sig. Giuseppe Forgione, di mettere in mobilità i lavoratori dell'Ente Comune. All'epoca il Sindaco andò su tutte le furie. Riunì il personale dipendente del Comune e smentì categoricamente il Pd, rassicurando i lavoratori che tutto andava bene ed il Comune era florido. Ma il 23 luglio 2015 il Sindaco di centrodestra e la sua giunta  di Forza Italia  approva la delibera  n. 78 avente oggetto dichiarazione di eccedenza di personale in applicazione della legge n. 125/2013...». Così l'esponente politico del Pd Andrea Forgione che continua: «In sostanza il sindaco di centrodestra conferma quanto detto dal Pd , che il comune è al fallimento economico  e per tentare di salvarsi  dichiara eccedenza  e sovranumero di personale dipendente, procedendo alla risoluzione del rapporto di lavoro in maniera unilaterale. Le unità sottoposte a licenziamento, previa mobilità, sono due: il centralinista sig. Vincenzo Storti e la dottoressa Giacinta Di Silverio. Naturalmente questo non salverà le finanze comunali e nel 2016 questa amministrazione di Forza Italia presenterà nuova richiesta di mobilità. Ecco perché la battaglia va combattuta adesso, prima della catastrofe. Quando l'anno scorso il centrodestra vinse le elezioni amministrative, noi democratici paternesi, forza di opposizione, chiedemmo al Sindaco di rinunciare alla sua indennita' di carica, alle spese per la giunta, di nominare un segretario comunale a scavallo per risparmiare soldi. Invece lui,  imperterrito ed arrogante,  spende circa 30 mila euro per le indennità della giunta e del sindaco, 50mila euro per la segretaria comunale. Dopo 12 mesi il comune è andato a gambe all'aria. Invitiamo le RSU ed i sindacati ad agire immediatamente. In particolare invitiamo la CGIL , sindacato maggiormente rappresentato  nell'Ente, ad impugnare solertemente la delibera davanti al Giudice del lavoro ed a spiegare al Sindaco che i sacrifici spettano prima agli amministratori. Noi, democratici paternesi, ci schieriamo a difesa dei dipendenti comunali e delle loro famiglie ed in caso il sindacato dovesse fare il doppio gioco ci faremo carico di difendere nelle opportune sedi i lavoratori. Anche perché il sig Vincenzo Storti e' un iscritto del circolo PD Angelo Vassallo di Paternopoli. A chi nel Pd provinciale, per fortuna pochi,  credette nell'estate scorsa che questi amministratori potessero entrare nel Pd , nonostante fossero chiaramente di Forza Italia, al solo scopo di prendere una cinquantina di preferenze per il candidato Pd Beniamino Palmieri, diciamo: abbiamo fatto bene a non farli entrare , adesso avremmo dovuto prenderci la responsabilita' politica del loro fallimento. E poi il proverbio dice: “ i merli con i merli, i passeri con i passeri”. Nel  caso  specifico va bene anche  la declinazione “ le capre politiche con le capre politiche”. A buon intenditore poche parole...».

Redazione