Bimbo nato in auto a Caposele, la gioia dei volontari della pubblica assistenza, che raccontano lo straordinario intervento di soccorso in emergenza. Gabriel, si chiama così il piccolo venuto alla luce in una fredda notte di marzo a Caposele, sta bene come anche la sua mamma e a raccontare la sua storia sono i volontari dell'Anpas, guidati dalla presidente, Concetta Mattia.
"Abbiamo vissuto una emozione unica -spiega Concetta -. Voglio dire grazie ai volontari della nostra associazione per come hanno gestito il tutto, e al Dottore Vito Russomanno e fare un mega augurio ai genitori Antonietta Sena e Nino Ciccone". Mamma Antonietta e Gabriel sono tornati a casa ieri sera e sono stati accolti con gioia ed amore da tutta la comunità di Caposele. "Faremo una bella festa presto - spiega Concetta Mattia -. Il nostro piazzale, ormai, è diventato piazzale Gabriel, per la gioia di tutta la comunità che ha condiviso questo straordinario evento".
"Un pensiero particolare vogliamo rivolgerlo al piccolo Gabriel, a questo bimbo dagli occhi blu, vera forza della natura, che se c’è ne fosse bisogno, ancora una volta ha dimostrato la sua grandezza - spiegano i volontari -; questa nascita, soprattutto in questo periodo di guerra e di pandemia ha un significato ancora più importante. Sono onorato e gratificato di aver preso parte a questo piccolo miracolo, questa storia farà parte per sempre della mia vita, delle nostre vite e sarà uno sprono a farci andare avanti sempre con più entusiasmo convinti che quello che facciamo non lo facciamo per noi ma lo facciamo per gli altri". Spiegano i volontari nel raccontare la gioia enorme nel vedere venire alla luce il piccolo la scorsa settimana. Dopo l'autorizzazione dei genitori una foto emozionante compare sulle pagine social di Caposele, della pubblica assistenza a testimonianza dello straordinario evento, che scalda i cuori ed emoziona nei giorni duri di guerra e pandemia.
"Abbiamo aspettato di essere autorizzati dai genitori perché questa storia a lieto fine, volevamo proprio raccontarla! In questo brutto periodo - spiegano i volontari dell'Anpas -, tra venti di crisi e di guerra che stanno significando solo morte e distruzione, ne avevamo proprio bisogno, e non solo noi volontari della Pubblica Assistenza Caposele sul loro portale. Quanto è successo rimarrà scolpito nella nostra memoria per sempre: dalla tranquillità delle nostre normali attività in associazione, all’arrivo di Nino a clacson spiegato che agitatissimo scende dalla macchina e ci grida di aiutarlo; da noi che non avevamo capito subito di cosa si trattava (pensavamo ad un incidente) al ritrovarci, avvicinati alla macchina, davanti a sua moglie Antonietta, una donna coraggiosissima, che reggeva con le mani la testolina del bimbo che stava per mettere al mondo; dall’ansia del momento che si è trasformata in presenza di spirito e in messa in pratica di quanto imparato nel tempo (anche se una cosa del genere non ci era davvero mai capitata); dalle chiamate di procedura al 118 per far arrivare l’ambulanza medicalizzata (SAUT), a tutte le attività di soccorso possibili in quel momento per i volontari che si sono trovati a dover agire: Giampiero aiutava la mamma a mettere in sicurezza il nascituro aiutato da Lorenzo e Mario che hanno preso i primi materiali utili, mentre Tiziana faceva la chiamata in emergenza, Michele ha improvvisato una schermatura della macchina con dei lenzuoli visto che nel frattempo aveva iniziato a nevicare, Salvatore ha aiutato a recuperare lenzuola, coperte ecc. e Concetta tranquillizzava il padre e chiamava il medico di base in supporto, il dott. Vito Russomanno, a cui va un nostro grazie speciale, che arrivato tempestivamente, ha portato a termine il parto, (avvenuto completamente in macchina vista l’impossibilità di spostare la signora) verificato che il bimbo e la mamma stessero bene, clampato e tagliato il cordone, permettendo poi a Tiziana e Concetta di spostare al caldo in associazione il bimbo che, pulito e avvicinato alla sua mamma da Giampiero, finalmente ha salutato tutti col suo bellissimo pianto, avvolto in asciugamani e coperta termica; subito dopo, anche Antonietta è stata spostata dai volontari sulla barella e portata in associazione, entrambi sono rimasti sotto controllo del medico e in compagnia dei volontari che finalmente hanno potuto tirare un sospiro di sollievo, in attesa dell’arrivo del Saut che ha poi, dopo le verifiche del caso, ha trasferito in ambulanza e accompagnato mamma e figlio all’Ospedale Moscati di Avellino. Tutto è finito bene e a noi, come volontari a supporto della Comunità, restano le emozioni provate, difficili da spiegare a parole e l’orgoglio e la soddisfazione immensa di essere stati concretamente d’aiuto facendo in modo che tutto andasse nel migliore dei modi possibile. Resta la considerazione sull’importanza, dei nostri corsi di aggiornamento, delle nostre esercitazioni, della formazione continua, rivolta spesso anche verso i cittadini . Non eravamo certo preparati per una cosa come quella che è successa ma avevamo degli strumenti utili per affrontarla e questa è la cosa fondamentale , pari solo all’avere un presidio 118 per l’emergenza sociosanitaria sul territorio comunale che, vogliamo cogliere l’occasione per ricordarlo, rimane sempre aperto a tutti e a diposizione di tutti e aspetta il vostro contributo, piccolo o grande che sia, sempre con piacere".
Gabriel, questo il nome che i genitori hanno scelto per il bimbo che il destino (con qualche supporto) ha voluto far nascere sul piazzale davanti alla Pubblica Assistenza Caposele, un piazzale che rimarrà dedicato a lui e alla sua innata voglia di venire al mondo! Una vera forza della natura che, se ce ne fosse bisogno, ancora una volta ha dimostrato la sua grandezza. Questa sua nascita, ci farà andare avanti con più entusiasmo, maggiore convinzione ed umiltà. Questo significa fare ed essere la Pubblica Assistenza Caposele.