Un braccio di ferro che continua. E ancora senza soluzione. La vicenda della sede per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado rischia di innescare una polemica serrata fra l'amministrazione comunale caudina e i rappresentanti di classe della 1°B, 2°A, 2°B, 3°A e 3°B. Venerdì scorso i genitori hanno preso carta e penna e indirizzato una missiva al sindaco Pasquale Ricci, al dirigente scolastico e ai comandanti locali dei vigili urbani e dei carabinieri.
«Prendendo atto della “piena disponibilità comunicata dall’assessore alla pubblica istruzione ad affrontare le problematiche poste - scrivono i rappresentanti - , nel manifestare il più vivo disappunto per l’inerzia al momento mostrata dalle autorità competenti, chiediamo anche alla luce dei sopralluoghi dei giorni scorsi effettuati dalla polizia locale e dai carabinieri al Convento Francescano di Via S. Caterina, attuale sede della scuola secondaria di I grado, di valutare senza indugio, l’ipotesi di “recuperare” alla destinazione d’uso originaria la struttura scolastica comunale di Crocevia, rimettendo alla competenza del dirigente scolastica la conseguente organizzazione didattica».
Una proposta che va nella direzione di abbandonare dunque i locali ritenuti “non idonei” del convento, recuperando alla causa l'ex scuola di Crocevia che oggi ospita - in parte - la guardia medica. Ma non è l'unica opzione avanzata dai rappresentanti. «In subordine ci sono le due strutture comunali di Via M.R. Imbriani - ex scuola “Carlo Del Balzo” e/o l’adiacente nuova costruzione la cui destinazione è ignota - quali possibili soluzioni alternative».
Insomma, a detta degli addetti ai lavori ci sarebbe spazio per individuare delle soluzioni che consentirebbero di trovare una sistemazione più idonea per i ragazzi. Che potrebbero dunque subìre il secondo trasloco in pochi mesi. Non sarà facile, comunque, considerando che a detta degli amministratori sammartinesi una soluzione si troverà ma a partire dal prossimo anno scolastico. Ipotesi, quest'ultima, vissuta come la tigna dai genitori che invece chiedono a gran voce una soluzione immediata.
Insomma, i prossimi giorni si annunciano infuocati. «L’interesse primario dei genitori, sicuramente condiviso dalle autorità in indirizzo, è di garantire ai ragazzi, agli utenti del servizio scolastico, un ambiente pulito, igienico, confortevole e con adeguati standard di sicurezza, in ossequio a quanto stabilito dalle disposizioni vigenti e dalla carta dei servizi scolastici», ribadiscono a gran voce i firmatari della missiva.