«Alla sfiducia lavoravamo da due anni»

Le dimissioni rappresentano l’epilogo di un percorso avviato già da tempo

Quindici.  

Alla sfiducia di Santaniello la minoranza di Bonavita e il gruppo dei consiglieri di maggioranza dissidenti vi stavano lavorando da tempo. Da due anni almeno. Nessuno dei protagonisti della vicenda lo dichiarerà mai apertamente. Appare però ormai scontato che non si tratta di una decisione improvvisa nè improvvisata.

 

Le dimissioni dei nove consiglieri, quelle formulate venerdì notte dinanzi al notaio Giordano di Avellino, scaturirebbero invece da un lungo e travagliato percorso caratterizzato da incontri segreti, discussioni ed ammiccamenti. Un lavoro certosino al quale avrebbero contribuito in particolar modo il capogruppo di minoranza Paolino Bonavita da un lato, e i “rubinacciani” dall’altro, ovvero il gruppo staccatosi dalla maggioranza, già orientato a sostenere la candidatura a sindaco di Eduardo Rubinaccio, imprenditore, portabandiera di Forza Italia e cugino dell’ormai ex primo cittadino quindicese.

 

Due poli politici che ora avvieranno la seconda fase, quella che potrebbe portare ad una fusione finalizzata alla costruzione di una più ampia coalizione elettorale. A cominciare, forse, già da questa mattina, quando si ritroveranno in Municipio per protocollare le dimissioni e ufficializzare l’atto di sfiducia al sindaco Liberato Santaniello. Dopodiché sarà la volta delle reazioni. Quasi tutti i protagonisti della vita politica quindicese si dicono pronti a commentare la vicenda.

 

Intanto, ad esprimere vicinanza al primo cittadino sono il presidente della Comunità Montana del Partenio, Domenico Biancardi, e l’associazione anticamorra Libera. «Piena solidarietà al sindaco di Quindici, un amico che con grande correttezza e lealtà ha mostrato la sua vicinanza ai problemi della Comunità Montana per tutto il territorio lauretano.

 

Il suo voto non è stato determinante per il nuovo governo dell’ente ma ha rappresentato la grande coerenza e lungimiranza di un amministratore per la difesa del proprio territorio», ha affermato Biancardi. Libera invece, «rispettando profondamente le motivazioni che hanno spinto alcuni membri del consiglio comunale a sfiduciare Santaniello, vuole esprimergli, però, la gratitudine per il coraggioso lavoro svolto insieme nel contrasto alla criminalità organizzata».

 

Rocco Fatibene