La chiesa non dimentica un suo figlio esemplare al servizio della gente e dei più deboli. Nel giorno di San Francesco D’Assisi ricorda il compianto Vescovo Giovanni D’Alise, per tutti don Giannino stroncato dal Covid esattamente un anno fa dopo un impegno pastorale meticoloso in Irpinia e nel casertano.
"E' il giorno del ricordo, ma soprattutto della preghiera - ha detto il vescovo Sergio Melillo - dieci anni di impegno pastorale nella nostra diocesi, vissuti intensamente. Un grande rapporto con la nostra comunità diocesana. Ha ordinato tanti sacerdoti, una presenza davvero importante per la vita ecclesiale. Ricordare significa anche avere il coraggio di capire che il senso del ricordo, si riveste di una presenza. Non è solo un pensare al passato, ma guardare con fiducia al futuro, raccoglierne il testimone e portarlo innanzi."
D’Alise fu anche un Vescovo mediatore nelle aree interne, soprattutto nell’arianese durante la fase critica dell’emergenza rifiuti evitando tumulti.
Volle incontrare personalmente il vescovo D'Alise, l'allora commissario all'emergenza rifiuti e capo della protezione civile Guido Bertolaso, per instaurare un dialogo con le popolazioni locali dopo una serie di vibrate proteste e scontri. La sua azione fu determinante in questa fase così delicata, che vide la chiesa in prima linea a difesa dell'ambiente più della politica soprattutto provinciale e regionale.