La politica al servizio del territorio, sinergia tra parti sociali e imprenditoriali per rilanciare le aree interne attraverso le grandi sfide del futuro, una fra tutte la realizzazione della stazione Hirpinia.
Gettare le fondamenta per creare uno sviluppo che sia duraturo nel tempo. Sviluppo, coesione e riammagliamento del territorio. Sono questi i punti cardini del documento dell'Agorà del Pd sottoscritto a Frigento e caricato sulla piattaforma. In sostanza viene chiesto al partito di farsi promotore presso il Governo centrale di un invito a fare presto sul potenziamento delle infrastrutture del meridione mettendo in un unico disegno strategico tutti i progetti.
Ecco il documento conclusivo:
La nuova linea ferroviaria Napoli Bari è il più grande investimento infrastrutturale in fase di realizzazione attualmente in Italia e riguarda il Mezzogiorno. Grazie a questo progetto Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) è fra i vincitori del Premio Pimby Green 2021 (Please in my back yard) perché si tratta di un’infrastruttura di mobilità strategica per il Sud, altamente sostenibile, accolta con favore dal territorio e dalle sue comunità.
Frutto del dibattito
L'individuazione di questa stazione lungo la ferrovia Napoli-Bari non è il nostro punto d’arrivo. Va avviata una discussione anche con le parti sociali e gli enti locali per cogliere appieno la grande occasione offerta dalla realizzazione della nuova ferrovia Ac/Av Napoli-Bari mettendo in moto investimenti e processi virtuosi quali contributo al rilancio delle aree interne del Mezzogiorno. Il metodo è la concertazione, non l’isolamento.
La previsione della nuova stazione Hirpinia con annessa piattaforma logistica, in adiacenza all'area Zes "Valle Ufita", è l’inizio per un nuovo metodo di impegno politico.
Posta al centro tra Napoli e Bari, tra Tirreno e Adriatico, ha determinato già per l’area a cavallo tra Irpinia, Sannio e Daunia nuove condizioni di centralità nello scenario infrastrutturale campano e del Mezzogiorno d’Italia. Questa zona interna si candida ad abbandonare lo stanco paradigma dell’immobilismo e della fuga, a diventare attrattiva per investimenti, possibilità economico-commerciali con radice locale, possibile apertura all’inversione di rotta dall’estremo inurbamento alla necessaria, perché maggiormente sostenibile, riappropriazione di zone salubri e con nuova linfa di sviluppo. Luoghi in cui innovare, sperimentare e vivere con un’alta qualità dei rapporti sociali. Luoghi in cui è possibile puntare su una manifattura d’eccellenza, che vada dall’agroalimentare alla meccanica, fino alle energie rinnovabili, anche di ultimissima generazione. È indispensabile e alla nostra portata, tenere alto il valore della formazione, anche tramite importanti progetti scolastici e universitari, nonché recuperare il divario esistente sulla presenza delle infrastrutture immateriali.
Proposta
Ci impegniamo a tenere aperta in modo permanente questa discussione, anche in un’ottica di stimolo e supporto al protocollo siglato tra comuni, sindacati e Confindustria. Vogliamo tenere aperto al dialogo con la popolazione attraverso un’Agorà itinerante, che segua da vicino l’evolversi del cantiere e immagini una nuova progettualità sostenibile per utilizzare al meglio le infrastrutture previste. Andrà tenuto conto dell’intero bacino d'utenza della nuova stazione, ovvero del numero di clienti potenziali che potranno usufruire della nuova infrastruttura.
È indispensabile progettare bene l’accessibilità alla stazione in modo che si possa raggiungere facilmente e accelerare i tempi della progettazione e realizzazione della piattaforma logistica. È oltremodo utile pensare a far radicare questa nuova presenza nel vissuto della popolazione locale, innescando un’attesa positiva per ottenere un effetto nel successivo utilizzo, non appena quanto realizzato sarà fruibile.
In collaborazione con il Pd Basilicata, promuoveremo un’Agorà sulle infrastrutture del mezzogiorno. A tal proposito è opportuno che il Partito Democratico si faccia promotore presso il Governo di un invito a fare presto sul potenziamento delle infrastrutture del meridione, mettendo in un unico disegno strategico tutti i progetti infrastrutturali concepiti e in fase di cantiere. Ripartire dal Sud per far ripartire tutta l’Italia.