La Cgil e la Uil di Avellino scrivono alla Fondazione Don Gnocchi, Polo Specialistico Riabilitativo di Sant'Angelo dei Lombardi, circa l'accorpamento reparti e verbale di incontro del 3 luglio 2015. E chiedono, in una nota congiunta a firma di D’Acunto (Cgil) e Venezia (Uil) un incontro.
“Queste organizzazioni sindacali – si legge - sono venute a conoscenza di una serie di questioni che riguardano l’organizzazione del lavoro e la tutela del diritto alla salute che intendono chiarire e sottoporre alla attenzione di codesta Azienda: risulta che senza informativa alcuna codesta Azienda abbia proceduto all’accorpamento della Unità Operativa di Riabilitazione Cardiorespiratoria con l’Unità Operativa per le Gravi Cerebrolesioni Acquisite, mediante lo spostamento fisico dei pazienti della seconda Unità nella prima. Sembrerebbe che successivamente una parte dei pazienti di entrambe le unità sia stata rispostata fisicamente nella prima a causa della mancanza di sistemi di climatizzazione.
Risulta che senza motivo alcuno codesta Azienda non stia garantendo quanto sancito nel verbale di incontro del 3 luglio 2015 rispetto alle modalità di applicazione del debito orario rispetto al quale si ribadisce che per le OO.SS. resta in vigore l’accordo già sottoscritto in data 30 gennaio 2014 per infermieri, ausiliari e fisioterapisti e che una eventuale, ulteriore violazione delle modalità previste dall’accordo del 30 gennaio 2014 resta una modifica unilaterale da parte dell’Azienda di un accordo sottoscritto tra le parti e come tale sarà eventualmente valutata in altre sedi.
Risulta che codesta Azienda stia mettendo in ferie d’ufficio alcuni lavoratori (in particolare infermieri) chiedendo a lavoratori in turno di sostituire i lavoratori collocati in ferie d’ufficio in altri reparti.
Per tutte le motivazioni sopra espresse queste OO.SS. ritengono quanto mai opportuno l’incontro previsto entro la fine del mesi di luglio e rispetto al quale, ad oggi, nessuna convocazione si è avuta da parte di codesta Azienda. Invitano fin da ora la Fondazione Don Gnocchi ad attivare il tavolo previsto in tempi strettissimi non intendendo far trascorrere nessun lasso di tempo per la verifica di quanto rappresentato e per la risoluzione dei problemi che vengono rappresentati dal personale dipendente”.
Redazione