Dramma acqua, il grido di rabbia e disperazione da Mirabella

La lettera di un cittadino, dopo una notte da incubo

Mirabella Eclano.  

Dramma acqua, non c’è solo Ariano tra i comuni in sofferenza, il grido di protesta arriva questa volta da Mirabella Eclano, nella Valle del Calore.

Rabbia e disperazione nella lettera di un cittadino Daniele De Simone, residente in Viale Italia, nella parte alta del paese nei confronti di chi gestisce l'acqua nel comune di Mirabella Eclano, quindi dell'Alto Calore, e del comune stesso che non tutela "parte" dei propri cittadini.

“Partiamo da una premessa, la temperatura è altissima, l'uso dell'acqua è eccessivo e sono pienamente conscio che la crisi idrica in questo periodo davvero mette paura e causa carenza di fornitura del bene primario per eccellenza! Il motivo per cui invece io scrivo a Lei è un altro:

Da come ha potuto capire io sono un cittadino di Mirabella Eclano ed abito nella zona alta del paese, ovvero zona Viale Italia, ogni anno a partire dal primissimo periodo caldo fino ad ottobre ogni sera verso le 22:00 i rubinetti sono a secco e questo fino alle 06:00 del mattino (anche se devo essere sincero a volte l'attesa dura fino alle 07:30 del mattino). A questo punto Vi starete chiedendo: "Beh c'è crisi idrica, è normale!" Si, sarebbe normale se i rubinetto fossero a secco in tutto il paese! Invece su un paese di 8000 abitanti gli unici a pagare sono quelli che abitano in Viale Italia - Via Calcazanco e zone limitrofe della frazione di Piano Pantano! Beh si, basta spostarsi a 50 metri da casa mia che, come per magia, i rubinetti non sono a secco! Il motivo? "La linea è diversa".

Qualche anno fa grazie a dei finanziamenti è stato rimesso a nuovo l'intero quartiere Rione Italia (ovviamente la mia zona è stata esclusa) e durante questi lavori è stato costruito anche un nuovo serbatoio proprio per risolvere questa carenza del bene primario. Questo ha portato a concludere che Rione Italia - Via Sant'Angelo ha acqua a volontà, il centro storico non ha mai avuto problemi di carenze cosi come la frazione Passo di Mirabella mentre il mio povero quartiere, forse un po' sfigato, continua ad avere a secco i proprio rubinetti.

La mia domanda sorge spontanea: "Se una sera qualche persona del mio quartiere non si sentirà bene ed ha bisogno di acqua come bisognerà fare?" Mi chiedo, ma perché non diminuire solo il flusso ma almeno lasciare un pochino di acqua anche per andare in bagno? E soprattutto perché il mio quartiere è stato isolato dai precedenti lavori? Forse noi non paghiamo le tasse e non possiamo avere un serbatoio che ci permette di avere l'acqua cosi come il resto del paese?

Inoltre i costi dell'acqua sono diventanti almeno 3 volte quelli di circa 2 anni fa, dove anche le associazioni dei consumatori hanno fatto ricorso alla società Alto Calore. Nonostante l'acqua sia diventata come l'oro bianco (in paragone al petrolio che è l'oro nero) per la società Alto Calore con costi davvero oltre la norma subiamo anche la beffa di non poterne usufruire in caso di estrema necessità.

Qualche notte fa non sono stato bene, necessitavo dell'acqua in quanto la nottata l'ho passata a vomitare (purtroppo), alle 07:00 ancora i rubinetti erano a secco! Andai in caserma per fare denuncia all'Alto Calore ma la mia richiesta fu rigettata perché ritenuta inutile.

 Vi chiedo con il cuore di dare una mano non solo a me, ma ad un povero e sfigato quartiere scrivendo sul vostro quotidiano questa notizia, per smuovere almeno questa brutta situazione. L'ingiustizia che a pagare siano solo pochi cittadini onesti mi rende davvero nervoso ma allo stesso tempo triste.”

Redazione