Proficua seduta del Consiglio comunale ieri, martedì 29 giugno, a Grottaminarda. Presieduta in via straordinaria dal Vicesindaco, Marcantonio Spera, in qualità di Assessore anziano, data la coincidenza dell'assenza sia della Presidente, Antonella Meninno, che della Vicepresidente Franca Iacoviello, l'assise ha approvato tutti i punti all'ordine del giorno, escluso l'adozione del Ruec, (regolamento urbanistico edilizio comunale), argomento rinviato per la necessità rilevata di apportare rettifiche.
Dopo alcune mozioni proposte della minoranza consiliare come la proposta di dare una sede all'Associazione "Leoni Rossi", approvate all'unanimità le ulteriori modifiche al Regolamento per l'applicazione della Tari. Argomento già affrontato nella precedente seduta di aprile ma poichè, come sottolineato dall'Assessora ai Tributi, Virginia Pascucci, la normativa in materia di rifiuti è in continua evoluzione, si è reso necessario, dopo 2 mesi, recepire le modifiche normative intervenute successivamente alla data di approvazione del Regolamento.
Con il successivo punto all'Odg si è rimasti in tema di rifiuti per l'approvazione delle tariffe TARI, da applicare per l'anno 2021. Aliquote invariate. Ed anzi, nonostante l'aumento del Pef le tariffe hanno subito una flessione, seppur minima, al ribasso.
La discussione anche in questa occasione e su input del Consigliere Lucio Lanza, si è catalizzata sul costo eccessivo dello smaltimento dei rifiuti.
Il sindaco, Angelo Cobino, ha ripercorso la serie di passaggi che hanno portato a questo costo e le varie attività poste in essere per ottenere una riduzione oltre alla necessità di produrre meno rifiuti e di differenziare sempre più:
«Il Pef - ha spiegato Cobino - è stato elaborato e predisposto dall'Ato, quantificando il costo per il Comune di Grottaminarda in base al Rendiconto finanziario del 2019 come previsto dall’Arera. Gli incontri con IrpiniAmbiente attraverso anche la mediazione della Consigliera Delegata Marisa Graziano con il nuovo manager e della Provincia che ci è sempre vicina, continuano proprio per ottenere una riduzione del costo per i cittadini. L'Ato non sta svolgendo adeguatamente il suo ruolo e la sua funzione. É un'associazione di comuni, è stato fatto un Consiglio d'Amministrazione, però vedo che si sta perdendo del tempo».
Approvate, infine, le modifiche ad alcuni articoli dello Statuto del Forum dei Giovani con la finalità di aderire al Format Regionale, come spiegato dall'Assessora alle Politiche Giovanili, Marilisa Grillo, allargare la platea di partecipanti e poter accedere ai finanziamenti regionali. Portata da 15/29 a 16/34 la fascia di età dei soci, eliminata la quota dei 5 euro per la “carta dei Giovani” ed abrogate le limitazioni nel direttivo per giovani con incarichi dirigenziali e di vertice nell’ambito di partiti, sindacati e qualsiasi altro organismo di tipo associativo al fine di rendere il Forum maggiormente inclusivo. Aspetto quest'ultimo contestato dalla minoranza che ha abbandonato l'aula senza votare.