Città dell'Alta Irpinia, De Mita presidente

Indicato dai sindaci, ha accettato con riserva. Domenica la ratifica

Nusco.  

La novità c’è: Ciriaco De Mita è stato chiamato alla Presidenza della Città unica dell’Alta
Irpinia. L’inattesa scelta (ironia a parte ndr) è giunta ieri al termine della riunione dei 25 sindaci coinvolti dal cosiddetto “progetto pilota”, uno strumento con il quale il Governo tenta di studiare come rianimare le zone interne. La cosa incredibile è che l’ex Presidente del Consiglio, dopo aver studiato a tavolino la mossa, ha dato ai convenuti un sì a metà. Ha imposto la riserva sulla sua accettazione: scioglierà i dubbi soltanto domenica. Dall’assembleadi ieri, presso il castello di Bisaccia, è emersa anche la proposta di affidare a scelta a Lioni o a Sant’Angelo dei Lombardi la sede legale della città unica.

Oltre alla firma del protocollo d’intesa che sancisce città dell’Alta Irpinia e un rinvio della nomina delle cariche rappresentative a lunedì prossimo, i sindaci sono stati travolti da un intenso e serato dibattito sul metodo da adottare per l’espressione di voto. La garanzia della rappresentanza e il metodo da adottare per l’elezione degli organi rappresentativi sono stati al centro dell’attenzione dell’incontro di ieri convocato presso la sala grande del castello ducale di Bisaccia. Garantire i piccoli comuni, e quindi adottare il metodo “un comune è uguale a un voto” è la tesi prevalsa al tavolo, sostenuta dalla maggior parte dei sindaci, e messa in discussione invece dai sindaci di Lioni, Montella e Sant’Angelo.

Padre nobile del tavolo, il sindaco di Nusco Ciriaco De Mita, ha invitato i colleghi sindaci
a indossare nuove lenti, non rivolte al passato. “Volete dividere una cosa che ancora
non si sa cosa sia: si parla di crescita diffusa e trasformazione della realtà. I servizi
vanno distribuiti, infatti la concentrazione in un unico luogo non è opportuna. Certi
modi di ragionare hanno il peso dell’arretratezza, non della trasformazione: il comitato
dovrà confrontarsi con le categorie, e non possiamo tutelare un comune garantendo
la rappresentanza dei sindaci. Se superiamo questo momento di avviamento supereremo
ogni ostacolo”. 

Elisa Forte