Contro gli scempi ambientali, il patto tra Parco e Forestali

Iovino: anche gli enti devono fare la loro parte. In arrivo strumenti tecnologici all’avanguardia

contro gli scempi ambientali il patto tra parco e forestali

Il generale Lungo: “Pronti ad una sinergia operativa, ci sono reati che ci preoccupano molto: attenzione sempre alta”

Summonte.  

Incendi, bracconaggio, circolazione abusiva in aree protette. Parco del Partenio e comando regionale dei carabinieri forestali pronti a siglare un patto di ferro per tutelare l’ambiente dei 4 territori che ricadono nelle competenze dell’ente campano. “Il nostro territorio è molto vasto e difficile da controllare”, sottolinea il presidente del Parco Franco Iovino, il quale questa mattina ha ricevuto presso la sede del “Partenio”, a Summonte, il generale Ciro Lungo, comandante della Regione Carabinieri Forestale della Campania.

“Il lavoro sempre efficiente e serio dei militari – prosegue Iovino – da solo non basta. Anche gli enti devono fare la loro parte, a cominciare dai Comuni. Il Parco si rende conto che deve dare il proprio contributo per evitare lo scempio dei nostri territori. Oltre ad aiuti concreti sul campo, siamo pronti a mettere a disposizione strumenti all’avanguardia: dai droni alle telecamere, passando per le biciclette assistite utili a raggiungere anche le zone più impervie. Siamo pronti a collaborare con i carabinieri forestali, nostri “vicini” di casa. L’obiettivo è comune”.

Un incontro preliminare. Così definisce il summit di questa mattina il generale Lungo. “C’è la volontà reciproca – afferma – di stringere un rapporto di collaborazione forte e duraturo. La vastità del Parco impone un coordinamento dei nostri reparti operativi con gli enti preposti. Siamo pronti per una sinergia operativa più stretta, per una collaborazione a tutto campo. Il Parco del Partenio si estende fino alle porte di Napoli, c’è un enorme flusso di persone e di turisti, per questo motivo c’è l’esigenza anche di un supporto tecnologico da parte dell’ente presieduto da Iovino. Purtroppo, le segnalazioni di reati ambientali sembrano essere in aumento. Tra i problemi maggiori, gli incendi, il bracconaggio, la circolazione abusiva. Ben venga, dunque, la collaborazione tra noi e il Parco”.